Ilaria Salis e l'elogio della "società meticcia"
- Postato il 12 giugno 2025
- Di Tgcom24
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Ilaria Salis e l'elogio della "società meticcia"
La messa in scena è sempre quella, la protagonista anche: Ilaria Salis. Sì, torniamo a parlare di lei. Ci propina, fuori tempo massimo rispetto alla storia, la sua morale sul futuro dell'umanità in questo mondo. A leggere il suo ultimo post, che se la prende con Trump, con la sua politica migratoria e con quanto sta accadendo a Los Angeles, sembra di essere ripiombati negli anni Settanta: quando una sinistra agguerrita si era votata agli ideologismi più pericolosi. Eppure l'europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, che tira fuori dalla soffitta termini come "blocco sociale e politico", "materialità dei rapporti" e via dicendo, profetizza, alla fine, una società meticcia, solidale, aperta. Con un ultimo avviso, crediamo il più schietto da parte sua: "Fuck ICE", l'agenzia federale per le immigrazioni degli Stati Uniti, e un grande "vaffa" anche alla bianchezza. Sì, la bianchezza, avete capito bene, quella che un tempo era garantita dal fustino per le lavatrici. Il frullatone ideologico è pronto: i suprematisti, sembra un gioco di ruolo, agiscono con politiche infami, urge la lotta contro una destra che attua le deportazioni. E qui Ilaria Salis non si ferma agli Stati Uniti, ma parla delle situazioni, infami anche quelle, in Europa e in Italia dove, state a sentire, le discriminazioni sono realtà già concrete. Politiche miserabili e manipolatorie per l'eurodeputata, che mette sotto accusa anche una sinistra italiana compiacente. E non finisce qui: Salis spiega che l'incubo finale dei governi, liberamente eletti aggiungiamo noi, è la sostituzione etnica; per questo il sogno suprematista, Italia compresa, è la remigrazione. Ecco che ci addentriamo nel terreno dei presagi e dei piani occulti. Meglio fermarsi. Continua a leggere...