Importavano auto di lusso dall’estero: fermati per truffa ai danni dello Stato

  • Postato il 1 giugno 2025
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  • Di Virgilio.it
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Le auto di lusso sono sempre più richieste e sono spesso coinvolte in procedure che prevedono l’importazione in Italia da altri Paesi europei. Queste procedure possono essere utilizzate da truffatori per creare dei sistemi studiati nei minimi dettagli per evitare di dover pagare l’IVA, andando così a massimizzare i ricavi delle successive rivendite. Un nuovo caso in tal senso arriva dall’indagine portata avanti dalla Procura della Repubblica di Cassino che ha individuato una rete composta da almeno cinque persone, ora sospettate di truffa ai danni dello Stato, trasferimento fraudolento di valori e auto-riciclaggio. Andiamo a scoprire cosa hanno rivelato le indagini in merito a questo nuovo giro di auto di lusso, con base operativa nella provincia di Frosinone.

Un’indagine lunga

Le indagini sono iniziate nel 2021. L’ipotesi è quella di un commercio di auto per un valore di almeno 1,25 milioni di euro con IVA evasa per almeno 250.000 euro. Per far luce sul caso sono state effettuate una serie di perquisizioni, che hanno coinvolto anche un bar a Pontecorvo, in provincia di Frosinone, struttura considerata una base logistica delle attività. Altri interventi sono stati effettuati a Roccasecca, Castrocielo, Benevento, Lariano, Frosinone e Roma. Al momento sono state individuate otto auto di lusso importate, tra cui anche una Lamborghini Urus come quella mostrata in foto in testa all’articolo.

Sono anche stati bloccati 57 conti. Come riportato da ANSA, nel corso delle perquisizioni sono stati trovati vari oggetti di valore, quadri e denaro contante. Ora toccherà all’ufficio del pubblico ministero, coordinato dal procuratore capo Carlo Fucci, fare il punto della situazione andando a evidenziare, nei minimi dettagli, il funzionamento del meccanismo che avrebbe permesso ai sospettati di importare auto di lusso in Italia evitando il pagamento dell’IVA, in modo da massimizzare i guadagni in fase di rivendita delle vetture. Ricordiamo che la normativa attuale prevede procedure e costi ben precisi per poter importare un veicolo in Italia dall’estero.

Lo schema della truffa

La presunta truffa consisteva in un vero e proprio giro di auto di lusso che venivano importate dalla Germania all’Italia. Su carta, secondo gli inquirenti, era stato definito un meccanismo che prevedeva il passaggio delle vetture anche in altri Paesi (in particolare Lettonia e Spagna) con l’obiettivo di evitare il pagamento dell’IVA, pari a diverse decine di migliaia di euro per veicoli di fascia alta. Il meccanismo, oramai rodato da anni di attività, sarebbe stato studiato con l’obiettivo di creare un vero e proprio giro di auto di lusso, mirato alla rivendita di veicoli in Italia.

Molti aspetti sono ancora da chiarire ma lo schema sembra essere definito: grazie a una serie di passaggi tra uno Stato e un altro (con alcuni passaggi fittizi), il gruppo sarebbe riuscito a importare diverse auto di lusso in Italia mettendo in scena quella che, secondo gli inquirenti, è una vera e propria truffa ai danni dello Stato. Maggiori dettagli in merito arriveranno nel corso delle prossime settimane. Le attività della rete di “importatori” di auto di lusso, in ogni caso, sono ora state bloccate.

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