In arrivo nuovo esame della patente, parola di Salvini

  • Postato il 23 ottobre 2025
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Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini torna a parlare di patente, e lo fa con un annuncio che punta a rivoluzionare il sistema di esami in Italia. Dopo aver aperto, qualche mese fa, al tema dei rinnovi per gli anziani, ora promette una revisione completa dei test per tutte le categorie di guida. L’obiettivo? Rendere l’esame più giusto e moderno.

Parole che arrivano durante il forum di Conftrasporto-Confcommercio, dove il ministro ha tracciato una linea chiara su uno dei punti che più spesso dividono gli automobilisti e le autoscuole. “Entro la fine del mio mandato – ha dichiarato il Ministro – conto di arrivare a un esame più moderno, aggiornato, giusto, semplice, che non sia la ruota della fortuna. Prendo l’impegno di rivedere tutti gli esami per ogni genere di guida”.

“Nuovo esame entro fine mandato”

Salvini non ha ancora svelato i dettagli tecnici della riforma, ma solo l’intenzione, che sarebbe di digitalizzare e semplificare il sistema, riducendo i margini di casualità che molti candidati lamentano da anni. In più, si pensa a un aggiornamento dei contenuti, per allineare i test alle nuove tecnologie di bordo e alle evoluzioni del Codice della Strada. L’esame, quindi, non dovrà più essere un ostacolo percepito come imprevedibile o eccessivamente teorico, ma uno strumento per formare conducenti più consapevoli, anche in un’epoca in cui le auto sono sempre più automatizzate.

L’obiettivo, secondo il ministro, è duplice: aumentare la sicurezza stradale e rendere più equo il percorso di ottenimento della patente, tenendo conto delle diverse fasce d’età e delle categorie di veicoli, a tutto vantaggio della sicurezza, tema portante dell’agenda del Ministro

Un anno fa la prima critica

Non è la prima volta che Salvini si esprime in modo critico sull’attuale sistema. Già nel novembre 2024, durante gli Stati Generali della Sanità, organizzati alla Lega a Milano, aveva ironizzato: “L’esame della patente? Non lo supererei neanche io”.

Una battuta che, però, sottolineava un malessere reale: la distanza tra le domande dei quiz e le situazioni concrete che i futuri conducenti si trovano ad affrontare su strada. Molti esperti, infatti, ritengono che i test di oggi siano troppo focalizzati su cavilli teorici e situazioni improbabili,  poco rappresentative della guida quotidiana. Una critica che, in parte, ha trovato eco anche nelle autoscuole, dove spesso si chiede un approccio più pratico e meno mnemonico.

Un percorso di riforme

La promessa di Salvini si inserisce in un quadro più ampio di riforme infrastrutturali e normative, che comprendono anche il nuovo Codice della Strada e la revisione delle patenti per anziani e professionisti. L’intento è quello di creare un sistema più efficiente e al passo coi tempi, riducendo i tempi d’attesa, migliorando la preparazione dei candidati e uniformando gli standard a livello europeo.

Se la promessa verrà mantenuta, l’Italia potrebbe presto avere un nuovo modello di formazione e valutazione alla guida, più moderno, digitale e aderente alla realtà delle strade di oggi. Ma per ora resta la promessa, accompagnata da una certezza: il tema della patente tornerà presto al centro dell’agenda politica.

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