In consiglio comunale ancora bagarre sulla targa di Norma Cossetto: “Valutiamo di spostarla”
- Postato il 28 ottobre 2025
- Altre News
- Di Genova24
- 1 Visualizzazioni

Genova. La targa di Norma Cossetto, la studentessa istriana uccisa dai partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Suran, torna a far discutere in consiglio comunale.
È stato infatti bocciato un ordine del giorno straordinario presentato dalla capogruppo della Lega Paola Bordilli, e sottoscritto da tutta la minoranza, che chiedeva tra le altre cose alla sindaca Silvia Salis di prendere posizione contro i ripetuti episodi di vandalizzazione e di installare una videocamera affinché la targa posizionata in belvedere Da Passano sia costantemente controllata.
A replicare al centrodestra, dopo un botta e risposta relativo a chi (se Comune o Municipio) si debba occupare di risistemare la targa, è stato l’assessore Emilio Robotti, che ha assicurato che “ la targa è stata ripristinata e verrà ripristinata ogni volta che verrà danneggiata”. Sull’ordine del giorno però “diamo parere negativo e chiediamo voto contrario – ha proseguito Robotti – su indicazione della sindaca siamo al lavoro per cercare una collocazione diversa che si confaccia la persona e al momento storico così che la targa sia meno esposta a questo tipo di attività. Riteniamo la telecamera non opportuna e diseconomica, non possiamo pensare che ogni simbolo cittadino venga sorvegliato da una telecamera”.
“La maggioranza di centrosinistra ha perso una grande occasione: quella di condannare la violazione della targa di Norma Cossetto, donna vittima delle foibe, medaglia d’oro al valor civile, in modo unanime e trasversale – è stato il commento di Ilaria Cavo, deputata ligure, presidente del consiglio nazionale di Noi Moderati e capogruppo di Noi Moderati-Orgoglio Genova in consiglio comunale – Sono prevalsi i distinguo, l’incapacità di pensare che si può essere contro ogni forma di violenza, non solo contro una violenza di parte. Ci siamo sentiti dire in aula che anche targhe che ricordano partigiani sono state danneggiate: per noi sono da condannare anche quegli episodi. Non si può e non si deve ragionare sempre nello schema della contrapposizione. Si può essere antifascisti, come noi siamo, e chiedere il ripristino di quella targa e la condanna per la sua profanazione. Spostarla semmai è la massima sconfitta. È piegarsi a chi costantemente la vandalizza”.
“Ripristinare la targa di Norma Cossetto, vandalizzata per l’ennesima volta, vuol dire ridare dignità alla storia di una ragazza che, lo ricordo, aveva come colpa quella di esser italiana – ha aggiunto Alessandra Bianchi, capogruppo di Fdi in consiglio comunale – Avremmo voluto che questa amministrazione, anziché tergiversare e restare in silenzio, si fosse attivata sin da subito in questa direzione. Invece, no. Oggi, la giunta non solo vota contro l’ordine del giorno ma si interroga anche su un possibile spostamento della targa di Norma Cossetto perché, i continui vandalismi e le conseguenti opere di ripristino, rappresentano un costo troppo elevato per il comune. Non possiamo accettare che la nostra amministrazione riduca ad una mera questione di costi quanto accaduto”.