In consiglio regionale la manovra di Bucci da 173 milioni, le opposizioni: “Vuota e infruttuosa”

  • Postato il 23 luglio 2025
  • Copertina
  • Di Genova24
  • 1 Visualizzazioni
Primo consiglio regionale con Marco Bucci presidente

Genova. Al via oggi in consiglio regionale la maratona per l’assestamento di bilancio varato dalla giunta Bucci, con le opposizioni che annunciano battaglia per provare a “correggere” quella che viene definita una “manovra vuota e infruttuosa“. Ancora prima bisognerà votare il rendiconto del 2024, promosso dalla Corte dei conti pur con una serie di ombre sui fondi Pnrr, sul disavanzo sanitario – certificato in 112 milioni di euro – e sulla legittimità dei commissari per i nuovi ospedali pagati al momento coi fondi destinati alla garanzia dei Lea.

Manovra che vale complessivamente 173,9 milioni di euro, di cui 134,8 milioni frutto di maggiori entrate di natura vincolata (in buona parte derivanti da gettito tributario nazionale per la sanità, payback farmaceutico e altri contributi statali) e 39,1 milioni come quota di avanzo applicato che sarà destinato in gran parte ai trasporti (quasi 17 milioni). La parte del leone, ovviamente, spetta alla sanità che riceve un’iniezione complessiva di circa 100 milioni di euro. Ben poche le variazioni discrezionali dove spicca l’incremento di un milione per il sostegno agli affitti. Salvo sorprese che potrebbero arrivare all’ultimo minuto con emendamenti di giunta o di maggioranza.

Tra i documenti al vaglio dell’assemblea c’è anche il cosiddetto ddl Omnibus con disposizioni di adeguamento fiscale o normativo. In questo testo ci sono – tra le altre cose – la conferma dei 5 milioni per le detrazioni per famiglie con figli a carico frutto dell’accordo sottoscritto anche quest’anno coi sindacati, la rateizzazione dei 5 milioni che Arte Genova deve alla Regione come rimborso dell’anticipazione dell’Iva sull’operazione Superbonus, la norma salva-Amt che consente di anticipare il 100% degli investimenti sostenuti per l’acquisto di bus elettrici e l’aggiunta alla deroga salva-Skymetro che evita lo sfratto per i benzinai interferiti da opere strategiche lungo i corsi d’acqua.

Da votare anche il documento di economia e finanza regionale (Defr) con previsioni di crescita intorno all’1% per il Pil della Liguria nei prossimi tre anni nonostante l’incertezza dello scenario internazionale, con un impatto dei dazi americani definito “moderato” per le aziende della regione.

Non si preannuncia un particolare ostruzionismo, ma di certo la minoranza proverà a dire la sua con decine di emendamenti e ordini del giorno. Il Pd ne presenterà una ventina su sanità, trasporto pubblico, sociale e lavoro, con la richiesta dell’introduzione del salario minimo negli appalti regionali (sulla falsariga del Comune di Genova) e il sostegno alle aziende in crisi. Per i dem quella della Regione è solo “un’azione contabile” perché “la maggior parte delle azioni non dipendono da una politica regionale poco o nulla è frutto di un’azione della giunta”.

Il governo Bucci è in piena continuità con l’esperienza amministrativa della giunta Toti, chiusasi come tutti sanno per le note vicende giudiziarie e le conseguenti dimissioni – accusa Alleanza Verdi Sinistra -. L’assestamento non prevede alcuno scarto rispetto a quella sorta di bilancio tecnico approvato nel luglio 2024, in una situazione del tutto emergenziale. Non un’idea innovativa minima, non uno spunto nuovo rispetto a un andamento precedente di cui tutti conoscevano i limiti. In più si registrano solamente le norme previste nel cosiddetto Omnibus, che sono criticabili sia dal punto di vista finanziario sia da quello della tutela del territorio, come la norma che prevede il dislocamento di distributori di carburante anche in zone a rischio. Questa mancanza di scelte in sede di bilancio comporta il rischio, usuale per queste giunte di destra, che arrivino all’ultimo momento provvedimenti in aula senza la minima trasparenza e condivisione e senza il tempo neppure di studiarli”,

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti