In India è stato inaugurato il ponte ferroviario più alto del mondo

  • Postato il 9 giugno 2025
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  • Di SiViaggia.it
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È stato ufficialmente inaugurato in India il ponte ferroviario più alto del mondo: il ponte ad arco Chenab, una straordinaria opera di ingegneria che attraversa le spettacolari montagne del Kashmir. Con i suoi 359 metri di altezza, supera addirittura la Torre Eiffel e stabilisce un nuovo primato mondiale nel settore ferroviario.

Questo colosso in acciaio, lungo oltre 1.300 metri, è parte della linea Udhampur-Srinagar-Baramulla (USBRL), che collega la regione del Kashmir al resto dell’India, migliorando drasticamente l’accessibilità in un’area storicamente isolata e instabile. Inaugurato dal primo ministro indiano Narenda Modi, il ponte Chenab è un simbolo potente di sviluppo, unità nazionale e ambizione tecnica.

Il ponte Chenab: un record mondiale

Il ponte ferroviario Chenab si erge maestoso a 359 metri sopra l’omonimo fiume, superando di ben 29 metri la Torre Eiffel. Con una lunghezza di oltre 1.300 metri, è diventato il collegamento ferroviario più alto del pianeta. La sua costruzione, costata più di 160 milioni di dollari, è durata diversi decenni, ma oggi segna un punto di svolta storico e collega finalmente il Kashmir al resto dell’India tramite una rete ferroviaria continua.

Un sogno d’acciaio in India
Fonte: Getty Images
Particolare del ponte ad arco Chenab

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del primo ministro indiano Narenda Modi, che ha visitato il Kashmir per la prima volta dopo il recente conflitto con il Pakistan, scatenato da un attacco contro turisti nella regione. L’evento arriva in un momento delicato, sottolineando l’intento del governo di rafforzare il controllo e la presenza dello Stato in un’area storicamente contesa.

Un’opera chiave per l’integrazione del Kashmir

Il ponte fa parte del più ampio progetto ferroviario Udhampur-Srinagar-Baramulla, volto a integrare maggiormente le principali città del Kashmir amministrato dall’India – regione a maggioranza musulmana – con il resto del Paese. Questa infrastruttura rappresenta una pietra miliare nella strategia del governo nazionalista indù di Modi. Nel 2019 Nuova Delhi ha revocato una disposizione costituzionale che conferiva al Kashmir, amministrato dall’India, l’autonomia di stabilire le proprie leggi.

Il Kashmir – regione himalayana – rimane una delle zone più militarizzate al mondo, rivendicata da India, Pakistan e Cina. In questo contesto, investimenti infrastrutturali come il ponte Chenab diventano strumenti di affermazione politica oltre che di sviluppo economico. La regione è stata teatro di violenti scontri, come quello avvenuto ad aprile, quando India e Pakistan, dotati di armi nucleari, si sono attaccati con missili, droni e bombardamenti per quattro giorni.

Dalla sua elezione nel 2014, Modi ha promosso massicci investimenti nelle infrastrutture, con l’obiettivo di trasformare l’India in una nazione sviluppata entro il 2047. Il ponte Chenab è solo uno dei tanti progetti: il governo ha spinto anche per la costruzione di tunnel e autostrade in tutto il territorio himalayano. Tuttavia, queste opere sono state criticate dagli ambientalisti per il loro forte impatto sulla fragile morfologia montana.

Nonostante le ambizioni, il programma infrastrutturale di Modi ha incontrato ostacoli significativi. Nel novembre 2023, il crollo di un tunnel in costruzione nello stato dell’Uttarakhand ha intrappolato decine di operai per diversi giorni con poca acqua e ossigeno. Pochi mesi prima, un ponte in costruzione nel Mizoram è collassato causando numerose vittime. Episodi simili si sono verificati anche nello stato orientale del Bihar, dove un ponte in cemento a quattro corsie è crollato due volte in poco più di un anno, alimentando forti dubbi sulla qualità dei materiali e dei progetti.

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