In Italia c’è un borgo che resta 3 mesi nell’oscurità: un bellissimo borgo ma al buio
- Postato il 15 ottobre 2025
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- Di Blitz
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C’è un borgo in Italia che resta per ben 3 mesi al buio, un posto unico nel suo genere dove le stradine e le case sono avvolte dall’oscurità.
Nel cuore del Piemonte, il piccolo borgo di Viganella continua a rappresentare un unicum in Italia per il fenomeno naturale che lo lascia immerso nell’oscurità per circa tre mesi all’anno.
Situato nella suggestiva Valle Antrona, nel Verbano-Cusio-Ossola, questo paesino montano è noto per l’assenza del sole dal 11 novembre al 2 febbraio, a causa delle montagne circostanti che bloccano completamente i raggi solari, rendendolo il cosiddetto borgo più buio d’Italia.
Un fenomeno naturale che segna la vita di Viganella
Per secoli, gli abitanti di Viganella hanno convissuto con questa lunga notte invernale, scandita da un calendario che segnava i giorni senza luce solare, vissuti con disagio ma anche con la speranza del ritorno del sole. La particolare conformazione geografica del territorio crea una barriera naturale insormontabile, privando il borgo della luce diretta per ben 83 giorni consecutivi. Questo fenomeno, paragonabile solo a certe località nordiche come alcune zone della Norvegia o della Svezia, ha reso Viganella un caso unico nel panorama italiano.
La svolta decisiva è arrivata nel 2006 grazie all’ingegno dell’architetto Giacomo Bonzani e dell’allora sindaco Franco Midali, che hanno ideato un sistema innovativo per restituire il sole al borgo durante i mesi bui. È stato installato un enorme specchio di 40 metri quadrati e 15 tonnellate sulla montagna opposta al paese, capace di catturare la luce solare e rifletterla sulla piazza principale di Viganella. Il dispositivo è dotato di un meccanismo computerizzato che ne regola l’orientamento, seguendo il percorso del sole e garantendo circa sei ore di luce riflessa ogni giorno.
Il 17 dicembre 2006, in una giornata di grande emozione collettiva, lo specchio ha illuminato per la prima volta dopo mesi il borgo, cambiando radicalmente la vita degli abitanti e trasformando Viganella in un esempio di innovazione e resilienza. L’idea dello specchio di Viganella ha avuto eco internazionale, ispirando altre comunità che affrontano sfide simili. Ad esempio, il comune norvegese di Rjukan ha adottato un sistema analogo installando tre specchi per portare la luce solare nelle zone d’ombra della città, prendendo spunto proprio dall’esperienza italiana.

Tuttavia, nel corso dell’inverno 2024/2025, Viganella ha affrontato un nuovo ostacolo a causa di un guasto tecnico allo specchio riflettente. Questo problema ha riportato il borgo nell’oscurità totale per l’intera stagione, con un impatto negativo anche sul turismo che si era sviluppato grazie a questa attrazione unica. Gli abitanti, profondamente legati a questa innovazione, attendono con speranza la rapida riparazione dello specchio, per poter nuovamente godere della luce durante il prossimo inverno.
La storia di Viganella rimane così un esempio emblematico di come l’ingegno umano possa intervenire per mitigare i limiti imposti dalla natura, confermando il borgo piemontese come un simbolo di creatività e speranza nel panorama nazionale e internazionale.
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