In Italia guidatori corretti, ma anche aggressivi: i dati sono inequivocabili

  • Postato il 1 giugno 2025
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  • Di Virgilio.it
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Quando ci si mette al volante bisogna tenere un determinato comportamento. Proprio per questo motivo sempre più spesso l’educazione stradale finisce al centro dei programmi didattici così da istruire bambini e ragazzi sui corretti comportamenti da tenere sia come automobilisti che da pedoni. Arriva però un allarme importante durante la 15ma edizione del Barometro Europeo della Guida Responsabile realizzato da Ipsos per conto di Fondazione Vinci Autoroutes, che è di proprietà del colosso francese Vinci che si occupa di infrastrutture. Nello specifico progetta, costruisce e gestisce autostrade, aeroporti, ferrovie, parcheggi, ponti e stadi.

Il sondaggio, realizzato su 12.403 soggetti in 11 Paesi europei diversi, ha mostrato che l’88% degli automobilisti italiani (rispetto all’83% di quelli europei) teme il comportamento aggressivo degli altri conducenti. Allo stesso modo però il 50% ammette anche di insultare gli altri utenti della strada, mentre il 44% sfrutta il clacson quando qualcuno li irrita. Inoltre è anche emerso che il 30% degli intervistati, è portato a tallonare chi lo precede per spingerlo ad aumentare la propria velocità.

La colpa è sempre degli altri

Un dato preoccupante in Italia, invece, è quello inerente le discussioni con gli altri automobilisti. Oltre il 15%, infatti,  ammette di avere l’abitudine di scendere dal proprio veicolo per discutere con altri conducenti. Un comportamento che spesso è quantomeno pericoloso per sé stessi e per gli altri. Allo stesso modo però l’80% degli italiani si vede come una persona attenta alla guida, il 49% calmo e il 22% cortese.

Stando alle statistiche raccolte dal Barometro Europeo della Guida Responsabile realizzato da Ipsos, la maggior parte dei nostri connazionali pensa che la colpa sia sempre degli altri. Il 32% pensa che siano pericolosi, il 47% irresponsabili, il 25% aggressivi e il 39% stressati. Alcuni automobilisti (il 13%) hanno anche ammesso di cambiare completamente modo di fare quando si trovano al volante. Il 18% si sente in una bolla, mentre il 14% pensa che sulla strada ognuno debba pensare a sé stesso.

L’attenzione spesso latita

Gli italiani però non sembrano essere molto attenti alla guida. Il 78% degli intervistati (1 punto in più rispetto alla media europea), infatti, ammette che utilizza il cellulare mentre è al volante. Un comportamento, come sappiamo, altamente penalizzato dal Codice della Strada. Il 71%, invece, telefona mentre guida. Preoccupa, invece, il 25% che afferma di scrivere testi nei social e inviare email mentre è al volante. Fortunatamente però questa quota scende al 18% tra i neopatentati.

Infine è allarmante che l’8% ammetta di guardare video o addirittura film mentre guida, mentre il 23% degli italiani, sempre mentre si trova al volante, si occupa di segnalare tramite app o social, informazioni sul traffico, incidenti e la presenza o meno di autovelox. Bernadette Moreau delegata generale della Fondazione Vinci Autoroutes, ha spiegato che la direzione intrapresa è quella giusta, anche se permangono ancora comportamenti sbagliati che andranno corretti con il tempo e soprattutto la formazione. La speranza è che con gli anni e l’inevitabile ricambio generazionale possa esserci una svolta da questo punto di vista. In fondo le regole per guidare in maniera attenta, consapevole e priva di rischi sono davvero semplici e in alcuni casi anche intuitive.

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Virgilio.it

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