In Malesia i colloqui di pace tra i leader di Thailandia e Cambogia. Ancora scontri al confine

  • Postato il 27 luglio 2025
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Si terranno in Malesia i colloqui di pace tra i leader della Thailandia e della Cambogia. Lo hanno fatto sapere le autorità di Bangkok. Agli incontri, previsti per lunedì 28 luglio, parteciperanno il premier ad interim della Thailandia, Phumtham Wechayachai, e il primo ministro della Cambogia, Hun Manet. L’ufficio del primo ministro thailandese ha dichiarato che i colloqui saranno ospitati dal premier malese e presidente dell’Asean Anwar Ibrahim.

Ancora stamattina si sono registrati nuovi scontri tra i due Paesi del Sud Est asiatico, nonostante entrambe le parti si fossero dichiarate pronte a discutere un cessate il fuoco dopo l’intervento del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Thailandia e Cambogia, mete ambite da milioni di turisti stranieri, sono coinvolti nel loro conflitto più sanguinoso degli ultimi anni, con almeno 34 morti accertati e oltre 200.000 sfollati. Questa mattina sono scoppiati nuovi scontri di artiglieria nei pressi di due antichi templi a lungo contesi nella regione di confine tra la Cambogia settentrionale e la Thailandia sudorientale. La portavoce del ministero della Difesa cambogiano, Maly Socheata, ha dichiarato che le forze thailandesi hanno iniziato ad attaccare le aree intorno ai templi alle 4.50 del mattino, poco prima della mezzanotte italiana.

Dopo l’appello di Trump, il premier della Thailandia Wechayachai ha dichiarato di aver concordato in linea di principio di stipulare un cessate il fuoco e avviare i colloqui “il prima possibile” ma oggi i due Paesi si sono nuovamente accusati a vicenda di aver minato gli sforzi di pace. Il Ministero degli Esteri thailandese ha anche accusato le forze cambogiane di aver sparato proiettili contro le abitazioni civili nella provincia di Surin. Da parte cambogiana, la portavoce del Ministero della Difesa, Maly Socheata, ha rilasciato una dichiarazione in cui nega che le sue forze abbiano aperto il fuoco per prime e accusa la Thailandia di “atti di aggressione deliberati e coordinati”. La Cambogia ha anche accusato le forze thailandesi di aver utilizzato munizioni a grappolo, mentre la Thailandia ha accusato la Cambogia di aver preso di mira gli ospedali. Gli scontri segnano una drammatica escalation nella disputa tra i due Paesi che condividono un confine lungo 800 chilometri con ampi tratti contesi.

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Il Fatto Quotidiano

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