“Inaccettabile tassare i film e la creatività, l’arte è una minaccia per autocrati e fascisti”: Robert De Niro attacca Trump al Festival di Cannes 2025

  • Postato il 14 maggio 2025
  • Cinema
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Robert De Niro attacca Trump. Non è una novità, ma la splendida cornice dell’apertura del Festival di Cannes 2025 diventa un megafono che ne amplifica una rabbia molto alla Travis Bickle di Taxi driver. Onorato per una Palma d’Oro alla carriera consegnata da Leonardo DiCaprio (“ha ispirato noi attori a considerare il nostro mestiere non come una semplice performance ma come una profonda trasformazione”), l’81enne icona del cinema scorsesiano, nell’ultimo ventennio non proprio selezionatore di proprie memorabili parti in scena, ha usato il palco della Croisette per un comizio radicalmente anti Trump. “Nel mio Paese stiamo lottando con tutte le nostre forze per la democrazia che un tempo davamo per scontata”, ha esordito De Niro riferendosi probabilmente all’elettorato democratico sconfitto delle elezioni che si sta riorganizzando.

“Questo ci riguarda tutti, perché l’arte è il crogiolo che unisce le persone, come stasera. L’arte cerca la verità. L’arte abbraccia la diversità. Ecco perché l’arte è una minaccia per autocrati e fascisti”. La platea cannense si è sciolta in un entusiasta e convulso applauso. Poi De Niro ha continuato usando una terminologia che in epoca di conflitto arabo-ebraico non è felicissima: “Il presidente filisteo americano si è fatto nominare direttore di una delle nostre principali istituzioni culturali (il Kennedy Center ndr). Ha tagliato finanziamenti e sostegno alle arti, alle discipline umanistiche e all’istruzione”. Infine la star di Quei bravi ragazzi ha commentato l’annuncio trumpiano – ancora non materializzatosi in alcun provvedimento governativo – di imporre una tassazione piena ai film realizzati con set e maestranze fuori dagli Stati Uniti (a occhio oltre la metà dei titoli ndr): “Non si può dare un prezzo alla creatività, ma a quanto pare si può imporre una tariffa. Certo, questo è inaccettabile. Tutti questi attacchi sono inaccettabili. E non è solo un problema americano, è globale. Come in un film, non possiamo stare tutti seduti a guardare. Dobbiamo agire, e dobbiamo agire ora senza violenza, ma con grande passione e determinazione”.

Per ultimo la sviolinata di De Niro è andata alla trincea di Cannes, celebre proprio per essere un festival aperto al e per il popolo: “È ora che tutti coloro che hanno a cuore la libertà si organizzino, protestino e, quando ci saranno le elezioni, vadano a votare. Votino. Stasera, e per i prossimi 11 giorni, dimostriamo la nostra forza e il nostro impegno celebrando l’arte in questo glorioso festival. Liberté, Égalité, Fraternité”.

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