Inchiesta Amt, il vicesindaco Terrile incontra il procuratore Piacente. Gavuglio pronta a impugnare il licenziamento
- Postato il 26 novembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Sono giorni cruciali su tutti i fronti per l’azienda di traporto pubblico Amt che venerdì si presenterà in tribunale a Genova nell’ambito della composizione negoziata della crisi per chiedere che vengano confermate le misure protettive chieste dal consiglio di amministrazione per restare al riparo da azioni dei creditori.
Venerdì l’azienda in tribunale per restare al riparo dai creditori
Davanti alla giudice monocratica Chiara Monteleone, si presenteranno i vertici del Cda a partire dal presidente Federico Berruti e gli avvocati dell’azienda, ma anche eventuali creditori, oltre al commercialista indicato dalla Camera di commercio di Genova che ha stilato una relazione sul piano di risanamento. E’ proprio questa relazione che supporterà la giudice nella decisione se dare il via libera al mantenimento delle misure protettive.
E’ molto probabile che la giudice si riserverà e la decisione potrebbe arrivare quindi nei primi giorni della prossima settimana.
Gavuglio pronta al contrattacco sul licenziamento per giusta causa
Sempre in queste ore la ex presidente Ilaria Gavuglio sta valutando con i suoi legali se impugnare il licenziamento per giusta causa. Gavuglio sta facendo in queste ore il punto con gli avvocati Giuseppe Sciacchitano e Andrea Andrei (che la difendono anche nell’inchiesta sulla fusione Amt-Atp dove è indagata per truffa e truffa ai danni dello Stato), ma la decisione finale sembra vicina. Avrà comunque due mesi per inviare una lettera formale all’azienda in cui comunica che intende contestare la decisione del Cda e successivamente, con tempi non stringenti, dovrà depositare il ricorso in tribunale. E’ chiaro che i tempi delle cause di questo tipo sono lunghe, ma la manager è rimasta da un giorno all’altro senza stipendio e il tentativo di recuperare prima o poi il reddito perduto è scontato.
Gavuglio aveva risposto alle pesantissime accuse formulatele dal nuovo Cda, che andavano dall’occultamento delle perdite alla violazione dei principi contabili fino alla lesione della reputazione aziendale, chiedendo la chiusura del procedimento. Ma la sua difesa non ha avuto alcun esito: “I contenuti della sua comunicazione non scalfiscono minimamente le contestazioni e comunque da essi non è possibile ricavare nulla che contrasti le gravi mancanze a lei ascritte”, si legge nella lettera di licenziamento.
Si parla infatti di ricostruzione dei fatti “volutamente parziale oltre che travisata” e di contestazioni che Gavuglio non avrebbe inteso cogliere nel merito “insistendo nel sottolineare presunti (inesistenti) vizi formali asseritamente riconducibili alla sua qualità di membro del consiglio di amministrazione e presidente dello stesso”. Anzi, aver sommato i due ruoli, secondo l’attuale management, “aggrava” la sua posizione e rende “vieppiù inaccettabili” le sue argomentazioni.
L’inchiesta: fissato il summit tra il vicesindaco Terrile e il procuratore Piacente
Intanto è destinata a breve a fare importanti passi avanti l’inchiesta affidata dal procuratore Nicola Piacente al coordinatore del gruppo economia dei pm genovesi Marcello Maresca sul dissesto dell’azienda e su possibili responsabilità penali.
Nelle prossime ore è stato fissato in Procura un incontro tra il procuratore Piacente, il vicesindaco Alessandro Terrile e il segretario generale del Comune di Genova Pasquale Criscuolo.
E’ probabile che la Procura, che ha avviato gli accertamenti sulla base degli articoli di stampa che riportavano notizie sui conti in rosso e presunte irregolarità nella gestione da parte del vecchio Cda, abbia convocato il Comune di Genova chiedendo fornire carte e documentazione, raccolte tra gli uffici in questi mesi dallo stesso Terrile, che ha la delega alle società partecipate, per tentare di fare chiarezza sui conti, documentazione che sarà poi affidata alla guardia di finanza per essere accuratamente studiata.
L’allarme su Amt “congelato” dalle elezioni, il caso in consiglio comunale
Intanto dopo l’ultima seduta di consiglio comunale è tornato d’attualità il comportamento del collegio dei sindaci di Amt che segnalò la possibilità di una crisi finanziaria dell’azienda solo a fine giugno 2025, poco dopo le elezioni e nei giorni dell’insediamento della nuova giunta.
Secondo un’indiscrezione pubblicata da La Repubblica il presidente del collegio, il commercialista Stefano Franciolini avrebbe dichiarato nel corso di una riunione informale che il giudizio dell’organo di controllo era stato sospeso perché “c’era la campagna elettorale”. Ieri in consiglio comunale il capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi ha interrogato la giunta su questa vicenda. “Se fosse vero sarebbe di una gravità inaudita e sarebbe il caso di sollecitare l’ipotesi di un esposto alle autorità competenti”.
Terrile ha risposto, tra le altre cose, che l’amministrazione “non si è sottratta e non si sottrarrà dal segnalare tempestivamente all’autorità di controllo e a quella giudiziaria ogni elemento utile a tutelare legalità, interesse pubblico e patrimonio dell’ente”. Terrile ha anche confermato che – in una riunione del 9 ottobre scorso incentrata sulla due diligence fatta realizzate da PricewaterHouseCoopers – Franciolini, di fronte ad altri membri del collegio, dirigenti comunali, parte del cda e consulenti, aveva parlato di “rinvio alla fine della campagna elettorale”.
“Una dichiarazione che non stupisce – ha commentato rispondendo a Piciocchi – perché la vicenda Amt è contrassegnata da una continua sottovalutazione dei numeri o, peggio, da una deliberata imprudenza”. Quindi il vicesindaco ha ripercorso le tappe e i segnali che hanno preceduto l’allarme del collegio sindacale, dall’analisi fatta da Amt nel settembre 2024 in cui si evidenziava un forte calo di ricavi da bigliettazione e un aumento dei costi, “tanto che l’allora sindaco chiese un correttivo della politica tariffaria”, dice Terrile.
“Nonostante questo, a dicembre 2024 l’assemblea dei soci approvò la proroga della sperimentazione tariffaria fino ad aprile 2025”. Il vicesindaco ha citato anche una comunicazione del 14 marzo 2025 con cui gli uffici comunali bollavano come “irricevibili” le previsioni di Amt per l’anno successivo, e infatti il saldo operativo sarebbe passato da 6,6 milioni di rosso a settembre a -51 milioni a fine 2024. Nonostante questi allarmi, il Comune in assemblea il 22 aprile prorogò ancora la sperimentazione tariffaria e nelle assemblee del 27 marzo e del 23 maggio, tre giorni prima del voto, autorizzò 60 nuove assunzioni, atto che non sarebbe stato possibile per un’azienda in stato di crisi.
Piciocchi ha replicato prendendo atto delle parole del vicesindaco: “se qualcuno riterrà lesa la propria reputazione valuterà le migliori iniziative” poi ha sottolineato come durante quella riunione del 9 ottobre lo stesso collegio sindacale si espresse dubbioso sui numeri della due diligence svolta sui conti di Amt. “Numeri che non sono scolpiti nella pietra e di cui forse voi stessi non siete ancora così sicuri, visto che state tenendo oscurato il piano aziendale”. Il piano, venerdì, dopo l’udienza in Tribunale, sarà presentato dall’azienda ai sindacati.