Inchiesta corruzione e gestione dei migranti: sentita come teste l’ex assessora Lorenza Rosso

  • Postato il 19 giugno 2025
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lorenza rosso

Genova. L’ex assessora alle Politiche sociali Lorenza Rosso è stata sentita come persona informata sui fatti dagli investigatori della squadra mobile nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione che ha coinvolto l’ex assessore Sergio Gambino.

Rosso è stata audita per circa due ore il giorno stesso in cui sono scattate le perquisizioni. L’assessorato alle Politiche sociale infatti è competente in tema gestione di migranti e di minori non accompagnati, insieme a quello della protezione civile che faceva capo a Gambino. Tra martedì e ieri sono stati auditi anche alcuni funzionari del Comune. Rosso, di professione avvocata, si era ricandidata alle ultime comunali nel gruppo Vince Genova ma non è stata eletta.

All’ex assessora gli investigatori hanno chiesto fra le altre cose se non avesse destato dubbi il fatto che uno dei soggetti che avevano ottenuto l’accreditamento e i contratti con il Comune di Genova per la gestione dei minori stranieri non accompagnati non ne avesse i requisiti.

La pm Arianna Ciavattini nel decreto di perquisizione e sequestro ha spiegato che “dall’esame degli atti amministrativi rilevanti per l’indagine ed in particolare delle procedure, anche d’urgenza, sono emersi significativi profili di violazione di legge, che per necessità implicano la sussistenza di responsabilità concorrenti con quella del pubblico ufficiale indagato e che ricadono su agenti pubblici che avessero la gestione diretta dei procedimenti amministrativi, con l’adozione dei pertinenti atti”. Procedimenti “riconducibili come capofila all’assessorato alle Politiche sociali. E ciò a motivo del fatto che se non è in dubbio l’attivazione concludente a fronte di remunerazione di Gambino nell’interesse dei privati corruttori, è altrettanto certo che la redazione materiale degli atti amministrativi e dei contratti oggetto dell’indagine è avvenuta da parte di agenti pubblici appartenenti alla sfera di competenza funzionale del plesso amministrativo deputato ex lege a condurre le istruttorie procedimentali, correi o compiacenti nei confronti dell’assessore indagato”.

Al centro dell’inchiesta della Procura ci sono gli appalti per la gestione dei minori stranieri non accompagnati a Genova nel centro di via Rolla a Cornigliano. Appalti che, secondo l’accusa, l’imprenditore Luciano Alessi (difeso dall’avvocato Paolo Costa) avrebbe ricevuto per affidamento diretto in svariate tranches per un valore di un milione e 600 mila euro. In cambio, sostengono gli investigatori, avrebbe versato alla Dentaland, società intestata alla moglie di Gambino, circa 100 mila euro.

Oltre ad Alessi gli altri imprenditori indagati per la presunta corruzione di Gambino sono Enrico Malagamba (difeso dall’avvocata Sabrina Franzone), Artan Taipi (avvocato Paolo Costa), Francesco Fracchiolla (avvocato Andrea Ciurlo) e Artur Marashi (Mauro Casu).  Secondo l’accusa le intercettazioni“danno contezza intanto di un rapporto continuativo, all’interno del quale si collocano plurimi interessamenti e attivazioni da parte del pubblico ufficiale indagato nell’interesse dei privati, anche facendo pressioni sulla polizia locale, da lui funzionalmente dipendente, in relazione a controlli, rilascio di permessi o autorizzazioni, ed anche con riferimento all’attività di polizia giudiziaria, ed emergono anche pressioni finalizzate ad ottenere risultati o informazioni di interesse e spesso oggetto di esplicita richiesta da parte dei privati indagati”.

Autore
Genova24

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