Inchiesta Procura di Crotone su canili, sotto la lente Mister Dog

  • Postato il 11 giugno 2025
  • Notizie
  • Di Quotidiano del Sud
  • 1 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Inchiesta Procura di Crotone su canili, sotto la lente Mister Dog

Share

Verifiche della Guardia di finanza su eventuali frodi in erogazioni pubbliche, acquisite convenzioni con sei Comuni. I canili della Mister Dog srl sotto la lente della Procura di Crotone


I canili della Mister Dog srl sotto la lente della Procura di Crotone. La Guardia di finanza sta acquisendo documentazione per verificare se siano state compiute frodi in erogazioni pubbliche. In particolare, i finanzieri del Gruppo di Crotone stanno esaminando le convenzioni stipulate dalla società con i Comuni di Cutro, Cirò, Cirò Marina, Mesoraca, Rocca di Neto e Santa Severina per l’affidamento del servizio di custodia e mantenimento dei cani. Controlli anche sui rapporti tra Mister Dog e Asp di Crotone. La società ha sede legale a Rocca di Neto. Ha tre canili a Rocca di Neto e uno a Santa Severina.

GLI ACCERTAMENTI

I finanzieri intendono accertare se il numero di cani ospitati sia coerente con quanto pagano i Comuni e se le condizioni igienico-sanitarie per il mantenimento della salute degli animali siano rispettate. Là dentro scodinzolano quadrupedi provenienti un po’ da tutta la Calabria e anche dalla Sicilia. Quelli ospitati attualmente sono circa duemila, di cui quasi 600 provenienti dai sei Comuni del Crotonese in convenzione con Mister Dog. Gli investigatori intendono appurare se sia superata la capienza massima. I cani, dopo essere stati accalappiati, vengono “microcippati” dall’Asp che si occupa delle spese sanitarie. Trascorsi 60 giorni, vanno nel rifugio di Mister Dog. Per il rifugio nel canile pagano i Comuni, che provvedono anche al vitto durante l’alloggio nella struttura sanitaria. Il servizio di accalappiamento, invece, è affidato alla Pet Service ed è a carico dell’Asp.

L’INCHIESTA

L’inchiesta è coordinata dal procuratore Domenico Guarascio, che ha delegato la Guardia di finanza agli adempimenti volti ad appurare se siano stati commessi reati legati all’appropriazione indebita di fondi pubblici e alla percezione indebita di erogazioni. Recentemente, il Decreto sostegni ter ha introdotto modifiche a questa fattispecie di reato, in particolare per quanto riguarda le truffe aggravate e la malversazione. Le nuove norme mirano a rafforzare il contrasto alle frodi con sanzioni più severe e l’estensione del perimetro dei reati.

I TENTACOLI

Mister Dog è già balzata all’attenzione delle cronache. L’amministratore di fatto Luigi Bartolo finì agli arresti nel 2018 nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Reggio Calabria che portò all’operazione Happy Dog e avrebbe fatto luce sulle infiltrazioni mafiose nella gestione di alcuni canili. Ma Bartolo ne uscì fuori con un’assoluzione. Era accusato di tentata estorsione e concorrenza illecita con l’aggravante mafiosa. Inoltre, la società (di proprietà delle figlie di Bartolo) fu destinataria di un’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Crotone sulla base di risultanze dell’inchiesta della Dda di Catanzaro che nel 2018 aveva portato alla mega operazione “Stige”, contro il “locale” di ‘ndrangheta di Cirò. Tra gli assunti nell’impresa c’era Vito Castellano, reggente a Cirò Superiore della cosca. Le intercettazioni documentarono persino lo sfregamento delle banconote che Bartolo rendicontava al plenipotenziario del clan. Ma l’interdittiva fu poi revocata.

LEGGI ANCHE: Interdittiva antimafia per società che gestisce i canili

Share

Il Quotidiano del Sud.
Inchiesta Procura di Crotone su canili, sotto la lente Mister Dog

Autore
Quotidiano del Sud

Potrebbero anche piacerti