Incidente aereo in India, cos’è successo? Dal carrello abbassato ai flap, le possibili cause

  • Postato il 13 giugno 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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L’incidente aereo avvenuto in India, che ha coinvolto un Boeing 787-8 Dreamliner della Air India diretto a Londra, ha scatenato una serie di interrogativi tra esperti e autorità aeronautiche. Il velivolo è precipitato pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto di Ahmedabad, causando la morte quasi totale delle persone a bordo e coinvolgendo diverse abitazioni civili. Fin dalle prime ore, immagini e video circolati online hanno mostrato anomalie nella fase di decollo: il Boeing avrebbe iniziato la corsa ben oltre il punto standard, utilizzando solo circa 1.700 metri della pista 23, lunga 3.505 metri. Un simile accorciamento dello spazio disponibile è altamente insolito per un aereo intercontinentale a pieno carico, che in condizioni normali necessita di almeno 2.800–3.000 metri. Le ipotesi al vaglio includono possibili errori umani, indicazioni errate della torre o la presenza di vincoli operativi sulla pista. Le autorità hanno acquisito le registrazioni radar per determinare la causa della decisione.

Flap a zero: un errore che potrebbe essere stato fatale

Un altro dettaglio inquietante emerso dai video riguarda la configurazione dei flap: secondo analisi indipendenti, il velivolo avrebbe effettuato il decollo con i flap completamente retratti, una condizione del tutto anomala per un Boeing 787. I flap, che si trovano sul bordo posteriore delle ali, servono ad aumentare la portanza durante le fasi critiche di volo come il decollo e l’atterraggio. In condizioni standard, il Dreamliner decolla con flap tra i 5 e i 15 gradi. L’assenza di flap implica la necessità di raggiungere velocità più elevate per ottenere la stessa portanza, riducendo il margine di sicurezza e rendendo quasi impossibile un decollo corretto in una pista già abbreviata. Testimoni oculari riferiscono che l’aereo ha faticato a sollevarsi e ha mantenuto un’altitudine molto bassa prima di precipitare. Questo elemento rafforza l’ipotesi di un errore di configurazione che potrebbe essere stato decisivo.

Le indagini tecniche: peso, motori e responsabilità

Oltre alla pista corta e ai flap errati, gli investigatori stanno valutando altri fattori tecnici. Tra le ipotesi ci sono problemi di spinta, un assetto sbilanciato (trim), sovraccarico del velivolo o malfunzionamenti meccanici. Un esperto consultato dal Telegraph ha sottolineato che “la somma di piccoli errori può diventare catastrofica”. Anche un ritardo nell’erogazione della spinta o un peso eccessivo non distribuito correttamente possono compromettere le prestazioni al decollo. La Direzione generale dell’aviazione civile indiana (DGCA), in collaborazione con Boeing e con il supporto delle autorità britanniche, ha aperto un’indagine approfondita. Verranno analizzate le scatole nere, le comunicazioni tra i piloti e la torre di controllo, i dati sui pesi, e le condizioni operative del momento. Boeing ha assicurato piena collaborazione e ha avviato verifiche su altri aeromobili dello stesso modello.

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Blitz

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