Incidente di Lisbona: sotto accusa la manutenzione affidata a una ditta esterna per risparmiare

  • Postato il 4 settembre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Il modellino del tram giallo ribattezzato Elevador da Glória, l’attrazione turistica che collega a Lisbona la centralissima Praça dos Restauradores al Giardino di São Pedro de Alcântara, è il souvenir più popolare del Portogallo, come i modellini della Torre Eiffel e del Colosseo. L’originale, quello vero, dopo il deragliamento avvenuto alle 18 del 3 settembre, in una delle ore di punta della movida della capitale, è accartocciato dopo lo schianto avvenuto nell’impatto contro un edificio, subito dopo la curva. Le immagini dell’incidente, riprodotte dall’intelligenza artificiale e rilanciate più volte nelle televisioni portoghesi, sono agghiaccianti. La tragedia si è consumata in 51 secondi. Il macchinista André Marques è stato la prima vittima accertata delle diciassette di un bilancio ancora provvisorio. Aveva 40 anni e lascia due figli.

Il day after di un disastro che ha colpito al cuore la fragile Europa di questi tempi – a Bruxelles e Strasburgo bandiere a mezz’asta -, in una Lisbona dove sono stati proclamati tre giorni di lutto, tra i bollettini dell’ospedale, la contabilità delle nazionalità tra le vittime, le dichiarazioni dei testimoni dell’incidente e la rimozione delle macerie stanno emergendo elementi inquietanti. La spiegazione tecnica della tragedia è stata fornita a caldo: la rottura del cavo di sicurezza dell’ascensore che collega i due tram, quello in salita e quello in discesa. La società Carris, responsabile della gestione dell’ascensore, in un primo momento ha assicurato di aver eseguito “tutti i protocolli di manutenzione necessari” e di aver “rispettato scrupolosamente i programmi di manutenzione mensile e settimanale”, ma è subito emerso che la stessa manutenzione è stata affidata da tre anni a una ditta esterna, per risparmiare sui costi. L’esternalizzazione è una prassi che negli ultimi venti anni si è diffusa nel mondo e riguarda, spesso, il protocollo della sicurezza. Carlos Moedas, ingegnere ed economista, sindaco di Lisbona dal 2021, subito dopo il disastro ha ordinato il fermo dei quattro ascensori della città, ma sono proprio gli amministratori della capitale portoghese i primi responsabili di questa tragedia.

Nei mesi scorsi erano emersi alcuni problemi. La compagnia Carris nel 2022 aveva incaricato la società MNTC – servizi tecnici di ingegneria – le opere di manutenzione riguardanti i quattro ascensori di Santa Justa, Bica, Lavra e Glória, al costo di 1.2 milioni di euro. Il contratto prevedeva una durata iniziale di 12 mesi, prorogabile fino a un massimo di 36. L’accordo è scaduto il 31 agosto 2025, dopo che una gara pubblica, indetta ad aprile, non ha avuto esito positivo. Il canone mensile per la manutenzione di ciascuno dei quattro ascensori è stato quantificato in 6.000 euro: una cifra che si commenta da sola. Secondo le informazioni presenti sul sito web di Carris, l’ascensore del tram Glória è stato sottoposto a “immobilizzazione temporanea” dal 4 al 7 di maggio per lavori di manutenzione. Era stato sottoposto in passato ad altri due interventi: manutenzione ordinaria nel 2022 e riparazione provvisoria nel 2024. Dopo la scadenza del contratto con MNTC, secondo quanto riportato dalla televisione SIC, la questione della manutenzione sarebbe stata affidata a una nuova società, a partire dal 1° settembre. Appena due giorni dopo, la tragedia. Carris assicura che non ci sarebbero state interruzioni del servizio, ma l’inchiesta in corso dovrà accertare non solo questo aspetto, ma anche la gestione complessiva degli apparati di sicurezza dei quattro ascensori/tram di Lisbona. Nel marasma di queste ore, è emerso un altro particolare inquietante: per carenza di personale, i rilievi del tram distrutto stanno procedendo a rilento. Una problematica collegata, secondo i rumors, anche al passaggio di consegne dalla precedente società responsabile della manutenzione a quella successiva.

Una notizia parallela, pubblicata in queste ore dal Diàrio de Notìcias, rilancia il tema della sicurezza e del fenomeno dell’esternalizzazione: i costi della manutenzione della compagnia aerea portoghese Tap sono indicati come la causa maggiore di un bilancio in profondo rosso. Per aggirare il problema, si ricorre a società esterne. Gli appalti vengono vinti dalle aziende che offrono i contratti più vantaggiosi. Il risparmio, inevitabilmente, si traduce in servizi meno efficienti. Uno scenario che in queste ore sta emergendo come la causa principale della tragedia di Lisbona.

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Il Fatto Quotidiano

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