Incidente mortale a Loano, Maestripieri (Cisl Liguria) e Tafaria (Filca Liguria): “Pronti a costituirci parte civile”

  • Postato il 1 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Tragedia sul lavoro a Loano

Loano. Un’altra vita spezzata sul lavoro, a pochi giorni dalla tragedia di Castel Vittorio. Oggi a Loano un edile di 44 anni, nostro iscritto alla Filca Cisl, è morto precipitando da un ponteggio. A lui, alla sua famiglia e ai colleghi va tutta la nostra vicinanza. Ma il tempo delle parole è finito: la Cisl è pronta a costituirsi parte civile perché questa strage quotidiana deve finire”. A dichiararlo sono Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, e Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria, che sottolineano come sia “inaccettabile limitarsi, ogni volta, a riunioni e proclami all’indomani dell’ennesima tragedia. Non servono più rituali e lacrime di coccodrillo: serve una vera “terapia d’urto”.

“La Cisl ribadisce con forza che la sicurezza deve diventare una priorità nazionale, un investimento e non un costo, con più controlli, più ispettori, più medici del lavoro, più prevenzione e formazione anche nelle scuole. Fondamentale anche ridurre la precarietà e responsabilizzare maggiormente imprese e istituzioni”, spiegano.

“È del tutto evidente che non si sta facendo abbastanza – denunciano Maestripieri e Tafaria – nonostante i nostri continui appelli. Oggi paghiamo l’ennesimo prezzo con un’altra vita spezzata. Per questo, come Cisl e Filca, siamo pronti ad andare fino in fondo in tutte le sedi opportune, anche giudiziarie. Non resteremo spettatori inascoltati: la sicurezza sul lavoro deve diventare la vera emergenza nazionale”.

Così, invece, Cgil e Fillea Cgil Savona: “Nei primi sei mesi di quest’anno secondo i dati Inail sono stati 4 i morti sul lavoro contro i 3 dello stesso periodo del 2024 nella nostra provincia: una strage continua. E oggi un’altra tragedia colpisce il mondo del lavoro. Ancora una vita spezzata nel corso di una normale giornata lavorativa. Oggi a Loano un lavoratore edile  ha perso la vita in tragico incidente, l’ennesimo in un settore che continua a pagare un prezzo altissimo in termini di sicurezza. La Cgil di Savona e la Fillea esprimono profondo cordoglio alla famiglia della vittima e ribadiscono con forza: morire di lavoro è inaccettabile”.

Ogni volta che un lavoratore perde la vita si consuma non solo un dramma personale e familiare ma è anche una sconfitta collettiva. Non possiamo continuare a parlare di fatalità. La sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere una priorità assoluta, non un tema da ricordare solo in occasione delle tragedie. Occorre un impegno serio e condiviso, capace di agire in profondità. È indispensabile che si intervenga in modo strutturale su più fronti: dalla prevenzione alla formazione, dai controlli efficaci, al riconoscimento del ruolo della rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, fino a una netta inversione di rotta nella cultura d’impresa e nelle politiche pubbliche. Quanto accaduto è l’ennesima ferita aperta nel mondo del lavoro.  Non si può continuare a morire nei cantieri nell’indifferenza generale della politica nazionale e locale. La tutela della vita e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori deve tornare al centro di ogni scelta politica e imprenditoriale. È il momento di agire, tutti insieme”, concludono.

Autore
Il Vostro Giornale

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