Incidente mortale di Felix Baumgartner: per la procura si tratta di “errore umano”

  • Postato il 8 ottobre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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La procura di Fermo procederà con l’archiviazione del caso sulla morte dell’atleta e record man Felix Baumgartner. Per il pm Raffaele Iannella la tragedia è avvenuta per un errore umano. Felix Baumgartner, 56enne austriaco, era precipitato il 17 luglio scorso mentre sorvolava in parapendio a motore la zona di Porto Sant’Elpidio – in provincia di Fermo – dove si trovava in vacanza con la moglie. Dai rilevamenti degli inquirenti non sono emerse responsabilità di terzi e il paracadute non presentava difetti tecnici. L’incidente sarebbe stato dunque provocato da un errore di manovra.

Nessuno aveva sentito gridare Baumgartner mentre precipitava, e nessun danno evidente alle eliche del velivolo o alla loro rete di protezione era stato ravvisato nell’immediatezza dell’incidente mortale. Il motore del velivolo era in funzione, ma al minimo dei giri, mentre il paracadute, anche stando ad alcune testimonianze oculari, non era aggrovigliato ma aperto. Sono elementi che avallerebbero l’ipotesi di un malore del 56enne prima della caduta. L‘autopsia aveva escluso lesioni o ferite al cuore riconducibili ad un arresto cardiaco.

Baumgartner era entrato nella storia degli sport estremi per il suo salto dalla stratosfera del 14 ottobre 2012, quando si lanciò da un’altitudine di 38.969 metri. Fu la prima persona a superare la velocità del suono a corpo libero.

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Il Fatto Quotidiano

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