Incredibile scoperta alle porte di Orvieto: ritrovati nuovi tesori nella terra sacra degli etruschi

  • Postato il 5 agosto 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Gli etruschi erano un popolo che si stabilì nell’Italia centrale, nelle attuali regioni della Toscana, del Lazio e dell’Umbria. Ed è proprio in quest’ultima che, alle porte di Orvieto, scavi archeologici hanno restituito preziosi reperti: stiamo parlando di due teste di ariete, una di leone, altari monumentali e migliaia di altri tesori.

Sono queste le straordinarie scoperte emerse durante le ultime campagne di scavo portate avanti al Campo della Fiera, un sito archeologico di eccezionale importanza frequentato a partire dall’epoca etrusca per più di duemila anni, dal VI sec. a.C. al XVII secolo. Qui, da oltre due decenni, lavora l’equipe dell’archeologa Simonetta Stopponi gettando nuova luce su un luogo sacro, strategicamente posizionato alle pendici della rupe, e confermando la grandezza spirituale e artistica degli Etruschi.

Scoperti migliaia di reperti nel Santuario degli Etruschi

Tra i reperti scoperti dal team di archeologi spiccano tre sculture zoomorfe: due teste di ariete e una di leone, scolpite con straordinaria maestria e capaci di trasmettere espressioni vive, quasi magnetiche, come le hanno descritte i ricercatori. Considerata la cura e il realismo con le quali sono state realizzate, probabilmente ornavano gli altari dedicati agli dèi.

Ritrovamento etrusco a Orvieto
ANSA
Uno dei ritrovamenti delle campagne di scavo al Campo della Fiera, alle pendici della rupe di Orvieto

Particolarmente significativo è il ritrovamento di un occhio in bronzo e pasta vitrea, inserito in una delle teste che, come sottolinea la professoressa Simonetta Stopponi, “conferisce alle sculture un realismo impressionante”. Un elemento che testimonia la volontà di rendere le divinità rappresentate più presenti e quasi animate agli occhi dei fedeli.

Accanto a questi capolavori, gli scavi hanno restituito migliaia di reperti: ceramiche votive, monete romane, oggetti rituali e un affascinante pendente d’oro cavo a forma di ghianda, probabilmente usato per contenere profumo. Tutti questi sono oggetti preziosi che arricchiscono la comprensione della spiritualità etrusca, profondamente radicata nel territorio.

Reperto etrusco a Orvieto
ANSA
Occhio della testa di ariete

L’importanza del sito Campo della Fiera

Con questa ulteriore scoperta, il sito di Campo della Fiera in Umbria si conferma ancora una volta uno dei cuori religiosi più importanti dell’antico mondo etrusco. Situato in una posizione strategica e pianeggiante alle pendici della rupe di Orvieto, il sito ha restituito, nel corso degli anni, tracce evidenti della sua funzione sacra: templi, altari e strutture monumentali stanno lentamente riaffiorando dalla terra, testimoniando la centralità di questo luogo nelle pratiche religiose del tempo.

Secondo l’interpretazione degli archeologi, il Campo della Fiera potrebbe identificarsi con il celebre Fanum Voltumnae, il santuario federale degli Etruschi dove si riunivano annualmente i rappresentanti delle dodici città-stato. Da 26 anni, l’equipe diretta dall’archeologa Simonetta Stopponi porta avanti campagne di scavo che stanno riscrivendo la conoscenza del mondo etrusco. Gli interventi sistematici hanno permesso di recuperare non solo reperti di grande valore, ma anche di ricostruire l’organizzazione dello spazio sacro, rivelando un santuario complesso, articolato e straordinariamente conservato.

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SiViaggia.it

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