Infantidici a Pellaro, il sospetto di un terzo orribile delitto
- Postato il 12 ottobre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Infantidici a Pellaro, il sospetto di un terzo orribile delitto
Infanticidi. Emergono altri particolari nell’inchiesta sulla giovane donna di Pellaro accusata accusata di aver soffocato due neonati i cui cadaveri sono stati ritrovati nell’armadio. Dalle conversazioni con il fidanzato emerge il sospetto di un terzo orribile delitto: «Non possiamo nasconderlo»
REGGIO CALABRIA – Emergono particolari sempre più inquietanti e raccapriccianti nel caso della giovane infanticida di Reggio Calabria, Sara Genovese, di 25 anni, residente a Pellaro. Dall’analisi delle chat della giovane con il fidanzato sembra che la donna avesse già compiuto un altro orribile delitto.
INFANTICIDI A PELLARO, LE INDAGINI
L’inchiesta sul duplice infanticidio commesso a Reggio Calabria nel luglio 2024 ha portato all’arresto della giovane nella giornata di venerdì eseguito dalla Squadra Mobile, che l’ha sottoposta agli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Claudio Treglia su richiesta del procuratore Giuseppe Borrelli e del pm Chiara Greco. Terribili le accuse per come emergono dal capo di imputazione contestato dai magistrati.
LE TERRIBILI ACCUSE PER SARA GENOVESE
La Genovese, infatti «con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, cagionava la morte dei due neonati di sesso maschile dalla stessa partoriti e nati vivi, morte sopravvenuta per asfissia, dovuta all’aver avvolto i corpi in un asciugamano che veniva poi collocato all’interno dell’armadio della camera da letto, con successiva chiusura delle ante». Al momento del parto l’indagata era sola in casa. All’arrivo dei genitori aveva già nascosto i due neonati nel mobile della sua stanza. A causa di un’emorragia (poi rivelatasi post-partum), quindi si è recata in ospedale dove ha rifiutato la visita ginecologica sostenendo di essere vergine. Le sue condizioni, però, hanno reso necessario comunque il ricovero. Dopo qualche giorno, la madre sentendo un forte odore provenire dalla camera della ragazza ha aperto l’anta dell’armadio. A quel punto, ha visto «cadere in terra un fagotto contenente quello che riconosceva subito come il corpo di un neonato deceduto». All’interno c’era il secondo. Una scena terrificante.
INFANTICIDI, LE ACCUSE POTREBBERO ESSERE PIÙ GRAVI
Ma addirittura gli addebiti nei confronti di Sara Genovese potrebbe essere anche più gravi. Dalle chat emerge il sospetto di un altro infanticidio commesso due anni prima nel 2022. Sarebbe stato soppresso anche un altro neonato che la ragazza avrebbe partorito nell’agosto 2022 e che non è mai stato ritrovato. Un dato, questo, emerso dall’analisi delle conversazioni e delle chat tra la Genovese ed il fidanzato, Annunziato Nucera, di 31 anni, indagato solo per favoreggiamento personale (la Procura ne aveva chiesto l’arresto per concorso morale e materiale ma il gip ha rigettato per l’assenza di gravi indizi di colpevolezza a suo carico, ndr).
LE CHAT CON IL FIDANZATO
Il fidanzato nel 2022 le disse: «Adesso che siamo vicini al termine, ho pensato che avere un figlio sia comunque la cosa più bella che c’è, anche se non è il momento migliore per noi». La ragazza rispose: «Io ho molta paura, non sto bene fisicamente».
«Devi dirlo a qualcuno dei tuoi», la incalzò allora il fidanzato e la giovane replicò: «Il pensiero di farlo mi mette ansia e non voglio parlarne con te al telefono».
Poi Nucera: «Io sono stanco di questi dubbi, stasera ne parlo con mia madre, fra pochi giorni c’è il parto». La Genovese chiuse la questione così: «Assolutamente non devi farlo, ne parliamo domani di persona». «Dimmi cosa vuoi fare – le rispose il fidanzato – non possiamo continuare a nascondere questa cosa».
Del frutto di quella gravidanza oggi non c’è traccia e, dopo il ritrovamento dei due corpicini nel 2024, il sospetto è che anche quel neonato sia stato ucciso e fatto sparire.
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