Influenza, dopo pranzi e cenoni arriva il picco. Bassetti: “Aumentano i casi della variante K”

  • Postato il 28 dicembre 2025
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influenza febbre

Genova. Il virus dell’influenza avanza, e complici pranzi e cenoni natalizi il picco è atteso per le prossime settimane. A mettere in guardia è ancora una volta l’infettivologo genovese Matteo Bassetti, che punta i riflettori sulla variante che quest’anno sta preoccupando di più: l’influenza K.

Influenza K, i sintomi della variante più aggressiva

“Anche in Italia si registrano numeri importanti di influenza K, con molti casi impegnativi e un aumento degli accessi al pronto soccorso – sottolinea il direttore della clinica Malattie Infettive del San Martino – Il picco è previsto nelle prossime settimane con milioni di italiani che dovranno fare i conti con una fastidiosa e lunga influenza. E leggeremo di ospedali in difficoltà e di pronto soccorso presi d’assalto. Una storia già vista che quest’anno rischia di essere anche peggiore”.

L’influenza K è una variante che ai classici sintomi influenzali ne associa altri intestinali come vomito, diarrea e mal di pancia. A febbre elevata, dolori muscolari diffusi, tosse e intensa sensazione di stanchezza si aggiungono in molti casi mal di testa, brividi e mal di gola.

Nei soggetti più fragili le complicanze possono portare a polmonite, difficoltà a respirare, confusione mentale fino a complicanze cardiache.

Piano influenza: posti letto riservati, triage dedicato e protocollo

Per far fronte al previsto aumento di casi nel periodo natalizio e gestire l’influenza K, la Regione Liguria e le Asl hanno definito un piano straordinario per garantire assistenza di base ed evitare l’intasamento dei pronto soccorso.

Il piano è stato messo a punto dalla task force regionale coordinata proprio da Bassetti, e si basa su due pilastri fondamentali: da un lato la prevenzione, con la somministrazione dei vaccini, dall’altro un’organizzazione ospedaliera quasi “militare”, con oltre 135 posti letto dedicati a pazienti con sintomi influenzali, fast track in pronto soccorso, triage dedicato e monitoraggio ospedaliero dei ricoveri, dei posti letto e delle dimissioni.

A questo si aggiunge un protocollo per la gestione dell’influenza, condiviso con tutto il gruppo e tutte le aziende sanitarie locali.

Le aperture straordinarie degli studi medici

È previsto inoltre un calendario di aperture straordinarie di case di comunità, ambulatori delle Asl e studi medici di medicina generale con orari specifici che prevedono la presenza di medici di famiglia a cui possono accedere tutti i pazienti.

Le Case della Comunità dove è già attiva la presenza del medico di medicina generale che riceve con accesso diretto senza prenotazione sono quelle di Imperia, Pieve di Teco, Albenga, Savona, Finale Ligure, Borgo Fornari, Pegli, Genova via Archimede, Struppa, Recco, Rapallo e Chiavari.

Autore
Genova24

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