“Insegnante in congedo parentale, ma era all’estero per lavorare”: presunto danno erariale di 1,3 milioni di euro
- Postato il 11 luglio 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Usava il concedo parentale, garantito per motivi di famiglia, per andare a lavorare all’estero. È quanto emergere dalle indagini della Guardia di finanza su un insegnante di elettrotecnica e applicazioni di un istituto del Pisano. Il caso è stato segnalato per una ipotetica truffa alla procura di Pisa e alla magistratura contabile di Firenze per un presunto danno erariale di oltre 1,3 milioni di euro.
Una nota delle Fiamme gialle spiega che in base alle indagini l’uomo non solo in due anni scolastici avrebbe esercitato “attività extra professionale di ingegnere, con regolare partita Iva ma senza le previste autorizzazioni” utilizzando spesso il congedo parentale, ma avrebbe anche svolto “attività imprenditoriale, risultando coinvolto in 12 società a vario titolo” violando le norme “che vietano al pubblico dipendente di ricoprire cariche e detenere partecipazioni in società”.
Secondo gli accertamenti dei militari di Pontedera e del Nucleo speciale anticorruzione della Finanza, il docente “si sarebbe recato in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Tunisia, Francia, Germania per svolgere prestazioni lavorative di libero professionista, il tutto mentre stava usufruendo di congedo parentale“.
L’inchiesta, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale di Pisa, ha portato ad audizioni, acquisizioni di documentazione, dati e informazioni utili alle indagini presso uffici pubblici “e soggetti giuridici, uno dei quali è stato sanzionato per un importo di oltre 90mila euro, per aver conferito un incarico retribuito” all’insegnante, dipendente pubblico, “per circa 46mila euro, senza la preventiva autorizzazione dell’Amministrazione di appartenenza”.
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