Insultato perché parcheggia la Lamborghini nel posto disabili: la verità spiazza tutti
- Postato il 8 giugno 2025
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- Di Virgilio.it
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Sui social una foto è sufficiente per scatenare un putiferio: una Lamborghini Aventador, scintillante, bassa, aggressiva, parcheggiata in uno stallo per disabili. Caricata su Facebook da un utente della pagina Spotted Torquay (UK), l’immagine ha provocato una raffica di commenti indignati su Instagram, Reddit e Facebook nel giro di poche ore. Un’auto da oltre 210.000 dollari, lasciata dove qualcuno che ne ha davvero bisogno forse non ha trovato posto. E il tono si è fatto subito feroce. “Ho una Lamborghini, quindi parcheggerò come e dove voglio, anche se significa togliere un posto a un disabile”, questa la didascalia polemica accompagnante lo scatto. Apriti cielo.
Il tribunale dei social
“Classico dei ricchi. Hanno tutto e se ne fregano di tutti”, ha scritto un utente. “Con quella macchina non riesce a camminare tre metri? Patetico”, ha aggiunto un altro. “Multa e ritiro patente. E magari pure la macchina sequestrata”, ha sentenziato un terzo. La narrazione era chiara: un riccone arrogante, strafottente, pronto a prendersi qualche “licenza” extra. Hanno solo colpito, come spesso accade online. Poi, però, è arrivata la seconda foto, e l’intera storia ha fatto un giro a 180 gradi.
La replica del proprietario spegne le polemiche
Il proprietario della Lamborghini, stanco di essere linciato virtualmente, ha risposto con un’immagine in grado di mettere a tacere le malelingue. Si è fotografato a terra, accanto all’auto, in bella vista il cartellino blu (che nella prima foto era assente perché “scivola sempre dal cruscotto”) e, soprattutto, una protesi alla gamba. “Una foto per tutti i miei fan”, ha scritto con sarcasmo nella nuova didascalia. Fine dei giochi. Perché sì, quell’uomo aveva pieno diritto di usare il posto disabili. E quella rabbia collettiva si è improvvisamente schiantata contro un muro di realtà.
L’auto – una Aventador larga oltre 2 metri – non è fatta per i parcheggi stretti. In Regno Unito, le misure degli stalli standard sono ferme agli anni ’70: 2,4 metri di larghezza per 4,8 di lunghezza, mentre le vetture moderne sono sempre più grosse. Anche un SUV medio oggi faticherebbe ad aprire le portiere in spazi simili. E allora è comprensibile voler evitare il rischio che una vecchia citycar lasci una rigata da pensione sulla portiera da 5.000 sterline. Certo, nulla giustifica l’uso scorretto di uno spazio riservato. Peccato che, in questo caso, non ci fosse alcun abuso.
Conclusioni affrettate? Meglio di no
La storia ha un finale semplice, d’impatto: mai dare sentenze affrettate. I social ci abituano a giudicare a raffica, a infilarci i panni del giustiziere col pollice facile. Ma ci dimentichiamo che ogni immagine cela una storia, e a volte quella storia sgretola completamente le nostre ipotesi.
La verità è che quell’uomo non solo aveva diritto a quel posto, ma probabilmente ha anche dovuto parcheggiare lì per una questione pratica, viste le dimensioni della macchina e le sue difficoltà motorie. E mentre gli altri lo insultavano, lui rispondeva con calma, mostrando la realtà e niente più. Sui social vincono le reazioni, ma nella vita reale vince chi aspetta, osserva e poi parla. Anche se guida una Lamborghini.