Intelligenza artificiale, la migliore amica degli adolescenti: quasi uno su due la usa per avere consigli e conforto emotivo
- Postato il 14 novembre 2025
- Tecnologia
- Di Il Fatto Quotidiano
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L’Intelligenza artificiale come il miglior amico cui chiedere conforto e consiglio: è la soluzione ai problemi della vita per quasi un adolescente su due. Il dato emerge dalla XVI edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia, dal titolo “Senza filtri”, diffuso da Save the Children. Secondo la ricerca, il 41,8% dei ragazzi e delle ragazze tra i 15 e i 19 anni sostiene di essersi rivolto a Chat GPT o altri algoritmi per chiedere aiuto in momenti in cui si sentiva triste, solo o ansioso. Una percentuale simile, oltre il 42%, per chiedere consigli su scelte importanti, come le relazioni affettive, la scuola e il lavoro. L’uso di questi strumenti è considerato fondamentale dal 49,1% degli adolescenti intervistati. Il 47,1% pensa che un uso maggiore aiuterebbe molto nella vita.
Il fossato generazionale
Un altro dato balza agli occhi, ad illuminare il fossato tecnologico (dunque culturale) tra le generazioni. Più di 9 ragazzi su 10 (il 92,5%) usano strumenti di intelligenza artificiale. Nel mondo degli adulti, la percentuale si dimezza: solo il 46,7% dice di ricorrere all’algoritmo. Gli adolescenti che lo usano tutti i giorni sono il 30,9%, quasi uno su tre: il 43,3% qualche volta a settimana; solo il 7,5% non la utilizza mai.
Meglio l’algoritmo delle persone: “è sempre disponibile”, “non mi giudica”
L’intelligenza artificiale è sempre disponibile: ecco la caratteristica più apprezzata, indicata dal 28,8% dei ragazzi. Al 14,5% invece piace l’algoritmo perché “mi capisce e mi tratta bene”. In terza posizione, nella classifica degli aspetti gradevoli, vi è il fatto che “non mi giudica”: lo dice il 12,4%. In generale, l’algoritmo vince a mani basse contro l’essere umano: il 63,5% ha trovato più soddisfacente confrontarsi con uno strumento dell’IA che con una persona reale (il 20,8% spesso, il 42,7% qualche volta).
“Serve promuovere il benessere psicologico e potenziare la rete dei servizi per la salute mentale per l’età evolutiva”, ha sottolineato Raffaela Milano, Direttrice del Polo Ricerche di Save the Children, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza. “È necessario anche che la scuola assuma tra le sue funzioni costituenti quella di assicurare il benessere psicologico e di educare alle relazioni, all’affettività e alla sessualità. Allo stesso tempo, le istituzioni nazionali e gli enti locali sono chiamati a rispondere concretamente alla fame di spazi autogestiti da ragazzi e ragazze per l’incontro, la produzione artistica e culturale, lo sport. Come risulta dal nostro sondaggio, l’Intelligenza Artificiale è ormai entrata nella quotidianità degli adolescenti – in anticipo sugli adulti – svolgendo in alcuni casi un preoccupante ruolo di conforto emotivo. È urgente un dialogo intergenerazionale per comprendere a fondo rischi e opportunità di questo cambiamento e per ridisegnare i percorsi educativi, le responsabilità e definire adeguate politiche regolatorie”.
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