Inter, Chivu già nel mirino: la domanda del giornalista messicano lo lascia senza parole. E la prima rivoluzione non paga

  • Postato il 18 giugno 2025
  • Di Virgilio.it
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Non era l’esordio che avrebbe sognato. Cristian Chivu ha vissuto la sua prima panchina come allenatore dell’Inter, avrebbe voluto una vittoria per cominciare subito con il piede giusto e invece ora si trova a fare i conti con le pressioni di una piazza così esigente. Il pari con il Monterrey crea i primi malumori e in conferenza stampa la prima situazione da disinnescare.

La domanda in conferenza: “Non è imbarazzante”

Nel corso della conferenza stampa, Chivu si sottopone alle domande della stampa internazionale e da un giornalista messicano ne arriva una che lascia senza parole il tecnico: “Come commenta questo risultato per la sua squadra? Come lo giudica? Sorprendente, vergognoso o di rodaggio?”. Ed è proprio alla parola “vergonzoso” (che in spagnolo significa anche imbarazzante) che il neo tecnico nerazzurro reagisce con sorpresa. Il rumeno si guarda intorno cercando conferme su quello che ha appena sentito: “L’hai detto no?”, chiede poi al giornalista per capire quello che sta avvenendo.

La risposta di Chivu

Il tecnico dell’Inter non si aspettava di trovarsi in una situazione del genere già dopo la prima partita sulla panchina nerazzurra ma dopo l’attimo iniziale di sorpresa risponde a tono e senza perdere la pazienza: “Noi non ci vergogniamo mai di quello che facciamo n campo, rispettiamo sempre l’avversario perché questo è il nostro modo di pensare. Il calcio non è quello scritto sulla carta, noi ci abbiamo provato ma alla fine avevamo poche energie. Ma non cerchiamo scuse”.

L’esordio come Pioli e la minirivoluzione in difesa

E’ evidente che nel corso di questo Mondiale per club l’osservato speciale sarà proprio Cristian Chivu che deve raccogliere la pesante eredità che gli ha lasciato Simone Inzaghi. Per il momento incassa una statistica che, comunque lascia il tempo che trova, l’ultimo allenatore a non vincere al debutto ufficiale sulla panchina nerazzurra è stato Stefano Pioli che aveva pareggiato con il Milan nel novembre del 2016.

Nella prima gara non ha pagato neanche la prima minirivoluzione portata dal tecnico, la scelta cioè di difendere a zona sui calci piazzati. Una novità che la squadra sembra non aver ancora assorbito visto che proprio da una di queste occasioni è arrivato il gol del Monterrey con Acerbi che è finto subito sul banco degli imputati.

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Virgilio.it

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