Inter, Chivu ha fatto tremare i muri dello spogliatoio, ecco chi paga. Di Canio impietoso: non fanno più paura a nessuno
- Postato il 15 settembre 2025
- Di Virgilio.it
- 2 Visualizzazioni

Morbido all’esterno, duro in privato. Davanti alle telecamere Christian Chivu dopo il ko per 4-3 a Torino con la Juventus aveva sottolineato gli errori dei suoi, ovvero mancanza di lucidità, gestione sbagliata degli ultimi dieci minuti, mancato bilanciamento tra qualità e pragmatismo ma aveva elogiato il gruppo per la prestazione generale, dicendosi soddisfatto. Di tutt’altro tenore le parole dette invece nel chiuso degli spogliatoi: la Gazzetta rivela che sia nell’intervallo che a fine gara sono tremati i muri e in vista delle prossime gare, a partire da quella di Champions con l’Ajax di mercoledì ad Amsterdam, si cambia.
Sommer il primo a pagare
Il primo capro espiatorio sarà Yann Sommer: bocciato da tutti lo svizzero, ritenuto responsabile di almeno due gol su quattro. Lo aspetta la panchina in Olanda, con la promozione a titolare di Josep Martinez, il vice spagnolo che non gioca dall’11 maggio, cioè dalla partita di campionato vinta in casa del Torino. Martinez ha già assaggiato la Champions con l’Inter proprio in Olanda, nell’ultimo ottavo contro il Feyenoord (con successo nerazzurro).
Si ripete la storia Handanovic-Onana?
Sembra di rivivere gli ultimi tempi di Handanovic, che divenne inviso a tanti tifosi prima di essere sostituito dal suo vice Onana che divenne il portiere titolare in campionato e in Champions League. Sommer però potrebbe non essere l’unico a pagare: scalpitano e chiedono spazio Frattesi, Sucic e Luis Enrique. Chivu ci sta pensando mentre i tifosi sono sempre più preoccupati.
Le critiche di Di Canio
Severissimo nei confronti dell’Inter è stato Paolo Di Canio. A Sky l’ex esterno ha detto: “Se prendi 4 gol, prendi 4 gol, vuol dire che più di qualcosa è andato male. Però sono tutti episodi e situazioni, solo l’ultimo gol è responsabilità grave di Sommer, le altre tre si può marcare meglio. Non c’è stata cattiveria, determinazione: il primo gol Kelly è fermo lì, non si muove come un attaccante. Akanji è lì, e anche sul gol di testa di Thuram c’è Akanji che non salta. Non ha nessun motivo per schiacciarsi così tanto, non ha avversari, non si deve aspettare nient’altro che Kelly, invece si stacca un po’ troppo e quando arriva lì è troppo tardi.
Sul gol di Adzic non c’è niente da inventarsi, Sommer è ‘na quaglia. È una papera di Sommer. Ci arriva con la mano piena oltre la palla, il pallone gli passa tra le mani, punto. Non è neanche all’incrocio, è un tiro ad altezza foto, la tipica respinta del portiere da foto. Così è una quaglia”.
Infine un’accusa anche a Lautaro: “Dite quello che volete ma Lautaro è lontano anni luce dal giocatore di due anni fa. Non dell’anno scorso, quando si è ripreso un pochino nella seconda parte di stagione ma è mancato per mesi. È lontano anni luce dal giocatore di due anni fa, poi mi dite che giocano sempre e quello che vi pare… Io vedo all’Inter, in piccolo, quello che è successo al Manchester City l’anno scorso. Nessuno ha più paura dell’Inter, anche se domina la partita e va sopra di due gol, io so che ti posso fare due gol e ti riprendo. Succedeva al City nel periodo nero, io all’Inter vedo la stessa cosa, non hanno più paura dell’Inter”.