Inter, Chivu si prende le colpe ma manda frecciate a Inzaghi e al club sul mercato

  • Postato il 1 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Non è ancora la sua Inter e chissà se mai lo sarà. Chivu si ritrova faccia a faccia con un’amara realtà dopo la prima batosta in campionato. Il tecnico rumeno aveva le idee chiare quando ha accettato la scommessa di allenare i nerazzurri: voleva modificare diverse cose nel modulo e nell’impostazione ma sta scoprendo quanto sia dura sradicare l’ “inzaghismo” da questa rosa, che sostanzialmente è rimasta la stessa dell’anno scorso. Dopo l’esordio scintillante con il 5-0 sul Torino, il tecnico rumeno inciampa già al secondo impegno in campionato con un 1-2 che lascia tante domande aperte sulla reale identità di questa nuova Inter. In conferenza stampa, il tecnico nerazzurro, ha spiegato cosa ancora non va.

I problemi dell’allenatore

Chivu aveva in testa tutt’altra squadra, con Lookman alle spalle della punta, con meno palleggio e più verticalizzazioni ma sta faticando a inculcare le idee ai vecchi del gruppo. Una piccola critica anche al club che non ha saputo accontentarlo in tutto (oltre a Lookman, voleva anche un altro difensore in mezzo e il suo sogno era Konè). Ora il rumeno deve lottare per estirpare i vecchi concetti tattici ma i risultati sono deludenti. L’Inter vista ieri è statica e prevedibile.

Le parole del tecnico: “Serve più motivazione”

Dopo il duro ko in Finale di Champions con il PSG, il cambio di allenatore, un Mondiale per club non brillante ed un’estate rovente tra litigi interni nello spogliatoio nerazzurro, Chivu ha la mission più difficile: ricompattare l’ambiente (con le curve ancora in protesta) per ripartire. Il tecnico, nel post gara Inter-Udinese, ha analizzato in conferenza stampa la gara senza cercare alibi: “Serve ritrovare la motivazione, l’entusiasmo, la voglia di far bene di qualche giorno fa. Oggi abbiamo avuto fatica nel creare gioco, siamo stati leziosi e non abbiamo cercato la superiorità. Tutti aspetti che imbruttiscono le partite.”

Chivu ha poi commentato un episodio da moviola di Inter-Udinese: “E l’episodio del rigore ci ha creato qualche danno a livello mentale. Non bisogna avere la frenesia che ho visto oggi, perché così perdi palle e contrasti”.

Chivu vuole cancellare l’ombra di Inzaghi

Nel corso della conferenza stampa, Chivu ha poi mandato una frecciata ad Inzaghi, sull’impostazione di gioco che ha lasciato in tre anni di Inter: “Bisogna specchiarsi meno e giocare più in verticale: non è semplice. La squadra ha fatto tante cose buone negli anni e non vorrei perderle, vorrei togliere qualche difettuccio che qualcuno può avere nella ricerca del gioco. Contro una squadra fisica che ti aspetta non è facile, oggi l’Udinese ha lavorato bene in fase difensiva. Bisogna essere più pragmatici e più concreti, imparare a fare le cose più giuste per il momento della partita in base a quello che l’avversario ti concede”.

Aggiunge, infine, Chivu: “I ragazzi vengono da anni di abitudini che non si cancellano in una settimana. La responsabilità è mia, ma bisogna trovare qualche stimolo in più. Non siamo più scarsi dopo la prima giornata e siamo sempre un cantiere aperto”.

Chivu: “Devo lavorare con quelli che ho”

Sul tema mercato, il messaggio del tecnico è chiaro anche nei confronti della società: “Devo realizzare le mie idee con quelli che ho, altre soluzioni non ce ne sono.”

Quando gli è stato chiesto di Barella, Chivu ha ribadito il concetto generale: “A livello individuale ognuno deve fare il meglio di quello che ha fatto oggi, tutti oggi mi sembravano un po’ leziosi e in difficoltà nel dare fluidità alla manovra. Io parlo di quelli che ho e non di mercato, le aspettative sono diverse perché siamo l’Inter. Se oggi non siamo riusciti a fare il massimo la colpa è sempre mia”.

Chivu ha poi, infine, anche ammesso qualche errore nelle scelte offensive: “Oggi abbiamo esagerato, abbiamo provato in tutti i modi con gente abituata a fare gol. Purtroppo non ci siamo riusciti. Non abbiamo tempo di mantenere il cantiere troppo aperto, è vero che siamo solo alla seconda giornata ma le aspettative sono alte. Oggi forse non sono riuscito a trasmettere la serenità e la motivazione, mi prendo la responsabilità. Ma la strada è sempre quella, siamo l’Inter e le aspettative sono altissime”.

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