Inter, con Oaktree il primo bilancio in utile della storia

  • Postato il 29 settembre 2025
  • Di Panorama
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Non era mai successo e il fondo Oaktree ha centrato il bersaglio grosso al primo tentativo. L’Inter ha chiuso il bilancio in attivo per la prima volta nella sua storia, nella stagione da zero tituli ma con il percorso netto fino alla finale della Champions League e il plus dei ricavi del Mondiale per Club negli Stati Uniti. Un mix che, insieme alla crescita delle voci legate al valore commerciale del brand, ha portato all’utile di 35,4 milioni di euro. Segno più, insomma, dopo una serie di segni meno che affondava nei decenni e che negli anni post Covid aveva generato 609 milioni di euro di perdite nel quinquennio 2019-2024.

Un risultato trainato da record di fatturato: 567 milioni. Il valore di produzione più alto della storia non solo del club ma dell’intera Serie A. La strategia di mantenere la squadra di Simone Inzaghi competitiva ha, dunque, pagato. Non in termini di riscontri sul campo, considerato lo sciagurato finale della scorsa stagione, quanto nel generare ricavi. La lunga corsa nella nuova Champions League, ad esempio, ha consentito di contabilizzarne quasi 200 tra premi, diritti tv e botteghino; soldi cui si sono aggiunti i circa 33 del Mondiale per Club.

Un’annata per certi versi irripetibile ma che ha portato definitivamente l’Inter fuori dai tempi bui della crisi, quelli dei passivi monstre e del debito crescente. Oaktree ha scelto di rimborsare le obbligazioni precedentemente accese da Steven Zhang sostituendole con un altro prestito, inferiore e a tassi migliori: “Nel corso dell’anno fiscale in oggetto è
avvenuto il rimborso anticipato totale delle precedenti obbligazioni senior garantite di Inter Media and
Communication S.p.A.. Successivamente, Inter ha ottenuto un finanziamento a lungo termine per il Club per
350M, il quale ha ricevuto un rating di credito “investment grade” – si legge nella nota che ha comunicato l’approvazione da parte del cda del progetto di bilancio da portare in assemblea – Rispetto al precedente bond, l’importo
inferiore e il costo del capitale più contenuto ottenuti per il collocamento privato rappresentano un ulteriore
passo nell’impegno del Club per il successo a lungo termine e la stabilità finanziaria, rafforzando lo sviluppo
della Società dentro e fuori dal campo”.

In leggero aumento (+3,8%) i costi, trend dovuto ai rinnovi di contratto che hanno mantenuto in nerazzurro tutti i big della rosa. Negli anni precedenti, però, i tagli erano stati consistenti e la scadenza naturale di molti accordi nel giugno 2026 consentirà di avere margini di lavoro sul mercato la prossima estate. A proposito del campo, Oaktree ritiene di aver mantenuta inalterata la strategia di considerare il risultato sportivo il core business del club, pur avendo chiesto a Marotta e Ausilio di correggere alcune modalità di scelta degli investimenti.

E’ nato da qui il mercato dei giovani, con un saldo negativo dopo anni di saldo zero o positivo, e della rinuncia all’idea dei parametri zero di età avanzata. Si legge nel comunicato: “Il mercato estivo ha permesso di approfondire la rosa a disposizione del Mister Cristian Chivu, puntando su nuovi giovani talenti da affiancare al gruppo che costituisce l’ossatura della squadra. Le operazioni hanno risposto all’obiettivo di mantenere alta la competitività, unita alla sostenibilità economica”. Il campo emetterà la sua sentenza. Intanto il fondo ha messo mano al portafoglio anche per stanziare un centinaio di milioni di euro in lavori di ammodernamento dei centri di allenamento.

Autore
Panorama

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