Inter: da Chivu e Dimarco una frecciata a Inzaghi, il tecnico rivela chi gioca in porta in Champions

  • Postato il 29 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Parola d’ordine continuità. L’Inter è alla ricerca di un equilibrio e aspetta la gara di Champions di domani con lo Slavia Praga per riaffermare il momento sì dopo tre vittorie di fila. Dopo la vittoria ad Amsterdam contro l’Ajax occorrono altri tre punti per mettere un altro mattone verso la qualificazione in Europa. Dalle parole di Chivu e Dimarco emerge comunque la voglia di chiudere con il passato made in Inzaghi. Il tecnico sottolinea le variazioni tattiche, il terzino ricorda come le continue sostituzioni l’abbiano danneggiato.

Chivu esalta l’umiltà del gruppo

Il tecnico rumeno mette l’accento sulla qualità del gioco a prescindere dai risultati e rivendica di aver sempre visto una bella Inter, anche quando il risultato non è stato premiante: “A me le prestazioni sono sempre piaciute, anche in estate e anche la prima, poi il risultato condiziona il giudizio di tutti. Mi aspetto ora che il livello di attenzione sia sempre al massimo e in questo la squadra sta crescendo, dobbiamo essere più dominanti e capire in determinati momenti come mantenere l’equilibrio, non soffrire e portare a casa il risultato”.

La stoccata al passato

Poi fa riferimento al modello Inzaghi e dice: “Mi sorprende la voglia di superare momenti difficili, di accettare i cambiamenti, le cose che erano abituati a fare e questo lo fa un gruppo di uomini veri che non ha paura di andare avanti. Non è scontata questa umiltà e questa applicazione”.

In porta torna Sommer

Il calendario di Champions è più morbido ora e più duro alla fine: “Non possiamo distrarci, quindi dobbiamo pensare solo alla partita di domani senza guardare troppo in là”. L’idea è quella pian piano di inserire tutti nel progetto, compresi quelli che stanno giocando poco come Bonny: “Come tutti mi mettono in difficoltà allenandosi bene. Sta a me poi avere una certa sensibilità e cerco di accontentare sempre tutti perchè se lo meritano e hanno valori molto vicini. Cambiando uno o due interpreti lo capiscono comunque. Ma arriverà il momento giusto per tutti. Tutti danno grande disponibilità sia da titolari che da subentrati. Ad esempio Dimarco lo avete elogiato per l’assist ma io esulterei per la chiusura fatta a Cagliari in fase difensiva. I meriti sono suoi. Lui è solo un esempio e tutti ce l’hanno. Io ho 22 giocatori che considero tutti titolari. Gioca Sommer dal 1′, questo ve lo posso anticipare”.

Dimarco ammette che aveva perso fiducia, frecciata a Inzaghi

In sala stampa anche Federico Dimarco che ammette di aver perso un po’ di fiducia a livello personale in questo periodo: “Mi son reso conto di non aver reso come negli altri tre anni e mezzo nell’Inter ma ne sto uscendo fuori con il lavoro e grazie al mister”. Quello attuale, perchè per quello di prima arriva una frecciata visto che di solito uscivi sempre prima del 70’ mentre in questa stagione ha già diverse partite oltre l’85’: “Uscendo matematicamente al 60′ come in passato era diffiicile trovare la condizione, ora per me è tutto più facile. A Cagliari abbiamo fatto una grande partita, ma anche con la Juve avevamo fatto un’ottima gara come non si vedeva da anni a Torino. Mentalità differente in Champions? Noi cerchiamo di affrontare tutte le partite in un certo modo, i passi falsi li abbiamo sempre fatti quando abbiamo pensato più in là e non partita per partita”.

L’Inter comunque è cambiata: “Quest’anno i nuovi si stanno integrando bene, sono dei grandi uomini, anche se non giocano sempre danno una grande mano. Il mister ci chiede di cercare la verticalità molto di più ma la base di questi anni l’abbiamo mantenuta. Domani non dobbiamo sottovalutare l’avversario, in Champions sono tutte difficili”.

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