Inter, storica disfatta in Champions, travolta a Monaco dal PSG (5-0), squadra scarica mai in partita
- Postato il 1 giugno 2025
- Sport
- Di Blitz
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La pesante sconfitta dell’Inter nella finale Champions di Monaco (5-0), piegata dal PSG di Donnarumma è una storica disfatta. Seconda finale persa in tre anni.
Una figuraccia senza attenuanti: mai 5 reti di scarto in una finale di Champions. Mai vista un’Inter cosi scarica. Squadra sgonfia e nel panico. Morale: una umiliazione inaccettabile, una severa lezione di calcio.
E così il PSG, dopo il Marsiglia ‘93, è la seconda squadra francese a vincere la Champions. Per carità, una finale di Champions si può perdere. Ma c’è modo e modo di cadere e i nerazzurri hanno scelto il modo peggiore. In Baviera si è vista una squadra imbarazzante. La stagione che aveva fatto sperare i tifosi dell’Inter nella riedizione del Triplete si è risolta a “Zero Tituli”, per dirla alla Mourinho. Il sogno è finito con la “manita”francese. Squadra sempre in balia dei parigini che sono andati subito in vantaggio con l’ex Hakimi.
UN TRISTE RECORD

Erano 63 anni che una squadra non realizzava 5 gol in una finale di Champions. Cosa che accadde nel 1962 in un Benfica-Real pirotecnico (5-3). Erano gli anni di Eusebio e il Madrid incantava col trio Di Stefano-Puskas-Gento.
Ma quello che fa ancora più male è che i parigini, inventori della manifestazione calcistica, erano riusciti una sola volta a mettere le mani sulla coppa più sognata d’Europa e, per giunta, con una squadra non della capitale, cioè il Marsiglia.
Poi è arrivato il Paris Saint Germain con gli sceicchi qatarioti che le hanno tentate tutte con giocatori stellari come Neymar, Leo Messi, Mbappe’. Niente da fare.
Poi il PSG ha cambiato filosofia, ha rinunciato alle stelle, ha varato un nuovo corso basato più sulla crescita dei talenti (con l’eccezione di Kvaratskhelia strappato in corsa al Napoli) ed è arrivata la svolta vincente: e dopo aver annientato mezza Inghilterra (Liverpool, Aston Villa, Arsenal) sabato sera ha riportato la coppa dove è nata 70 anni fa. Con una prestazione meravigliosa per modernità di gioco e di pensieri accompagnata da una tecnica debordante.
L’allenatore Louis Enrique (tecnico della Roma 2011-2012) ha disegnato la partita perfetta con pressioni alte, rotazioni continue, posizioni mai fisse e sempre mutanti. E con Doue’, esterno girevole autore di una doppietta, semplicemente fantastico insieme Dembele’ (più regista offensivo che centravanti ) e l’eterno Marquinhos che ha annichilito Lautaro, signore assoluto della sua difesa che ha guidato con autorità.
LE PAGELLE NERAZZURE
Tutti sotto la sufficienza. Il più bastonato è stato Inzaghi accusato di non aver capito nulla delle rotazioni e delle pressioni del PSG. E poi è risultato imbarazzante con le scelte sui cambi. Ma nessuno dei suoi giocatori lo ha aiutato. Dimarco, inesistente in spinta, è stato il peggiore. Sullo stesso piano Pavard, Acerbi, Bastoni, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Thuram, Lautaro, Carlos Augusto. Un soffio più avanti, ma sempre nella insufficienza, il portiere Sommer, il gigante Dumfries e il sempreverde Darmian sostituto di Pavard.
INZAGHI AD UN BIVIO
Con quella di sabato sera sono 4 le finali perse in carriere da Simone Inzaghi: una con la Lazio in Coppa Italia, 3 con l’Inter. Adesso il futuro del tecnico è tutto da vedere.
Partirà? Probabile. Simone è arrivato all’Inter nel 2021 e sabato sera a Monaco potrebbe essere stata la sua ultima panchina nerazzurra.
Ha ammesso: “Non so se andrò al Mondiale. Prima vedrò il club poi deciderò cosa fare. Ora c’è troppa amarezza ma sono orgoglioso dei miei giocatori”.
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