“Io vittima di minacce e stalking con foto mie private, un politico mi disse di non denunciare”: l’accusa della consigliera di Sorrento
- Postato il 28 maggio 2025
- Giustizia
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Ricevevo lettere anonime, minacciose, con foto mie private, da sola o in compagnia, alcune anche mentre ero al mare, in costume da bagno. Mi sentivo spiata, mi sono sentita ferita come donna. E quel materiale veniva trovato all’interno del Comune”. Imma Savarese è uno degli 11 consiglieri comunali di Sorrento che si è dimessa e ha fatto sciogliere l’amministrazione comunale, travolta dall’arresto per tangenti del sindaco Massimo Coppola nell’ambito delle indagini sugli appalti del ‘Sistema Sorrento’. Ilfattoquotidiano.it l’ha intervistata dopo aver letto un post su Facebook di 668 parole. La signora ha reso pubblica una vicenda grave: “Dopo i primi mesi (dall’elezione del 2020, ndr), ho iniziato a subire minacce e atti di stalking che mi hanno profondamente segnata. Episodi che hanno minato la mia serenità e la mia libertà, fino a paralizzarmi. A questo si è aggiunta la delusione verso una persona in cui avevo riposto fiducia in consiglio, che mi ha suggerito di non denunciare ciò che stavo vivendo, con la scusa che “non era il caso”, che “la voce si sarebbe sparsa”. In quel momento ho avuto paura. Ho taciuto. Ma oggi mi rendo conto che il silenzio non protegge, il silenzio isola”.
Signora Savarese, chi è il consigliere comunale che l’ha indotta a non denunciare?
Me lo stanno chiedendo tutti, ma non intendo dirlo.
Forse sarebbe ancora in tempo a denunciare l’accaduto.
Prima avevo paura. Ora non avrei più le prove.
Che tipo di prove aveva?
Cartacee. Mi fidavo di una persona, quella documentazione mi fu prelevata e ora non la ho più.
Di che documentazione sta parlando?
Delle lettere anonime e minacciose che ho iniziato a ricevere nel 2021, con foto mie private.
Erano collegate alle sue attività politiche? Lei votava contro la maggioranza in quel periodo?
No, sono sempre stata ligia alle indicazioni del gruppo (Viviamo Sorrento, ndr).
Le chiedevano qualcosa in particolare? Volevano costringerla a fare o votare qualcosa?
No. Volevamo solo intimidirmi.
Dal post pareva di capire che le minacce erano collegate alla sua attività politica.
Io non ho mai fatto del male a nessuno, a cosa dovevano essere collegate allora? Qualcuno voleva allontanarmi. O forse indebolirmi e provare ad avvicinarmi dopo.
Detta così, il movente potrebbe essere privato, forse un uomo respinto.
Ma queste lettere venivano ritrovate nel Comune di Sorrento.
C’erano riferimenti precisi a qualche suo comportamento?
No.
Perché nel post fa un appello alle donne a denunciare? Ha subito molestie sessuali?
Avevano foto mie private e non so come abbiano potuto ottenerle. Come donna mi sono sentita colpita. C’erano anche foto mie in spiaggia, a mare, del mio corpo. Cose assurde, non so come sia stato possibile. Ho avuto paura e non ho denunciato.
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