Iren, utile netto in crescita del 12% e investimenti per 1,1 miliardi
- Postato il 13 novembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Iren ha chiuso i primi nove mesi del 2025 confermando un solido trend di crescita, come evidenziato dai risultati approvati dal Consiglio di Amministrazione. Il gruppo registra un incremento del 9% dell’EBITDA, sostenuto dal contributo di tutte le linee di business, dal piano di sinergie e dal consolidamento di Egea Holding.
L’utile netto attribuibile agli azionisti cresce del 12%, grazie anche all’acquisizione della quota di minoranza di Iren Acqua, mentre gli investimenti complessivi superano 1,1 miliardi di euro, con quelli tecnici in aumento del 10%. Contestualmente, è stata annunciata la nomina del Lead Independent Director.
I ricavi del gruppo raggiungono 4.840 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto al 30 settembre 2024, riflettendo sia lo scenario energetico favorevole sia il consolidamento di Egea. Il Margine Operativo Lordo si attesta a 1.003 milioni di euro, in crescita del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie al consolidamento di Egea Holding, alla crescita organica dei business regolati come Reti e Ambiente e al piano di sinergie, che ha apportato 16 milioni di euro nel periodo, parzialmente compensati dai minori volumi e margini della generazione rinnovabile e della vendita di gas.
L’utile netto di gruppo attribuibile agli azionisti raggiunge 219 milioni di euro, segnando un incremento del 12% rispetto al 30 settembre 2024. Questo risultato positivo riflette la crescita dell’EBITDA e beneficia della riduzione dell’utile netto di terzi per effetto dell’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua, oltre a un tax rate ridotto al 28% per effetti straordinari non replicabili. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 4.287 milioni di euro, in aumento del 5% rispetto al 31 dicembre 2024, principalmente per l’espansione stagionale del capitale circolante netto.
Gli investimenti tecnici ammontano a 613 milioni di euro, con un incremento del 10% rispetto allo scorso anno, destinati principalmente all’ammodernamento delle reti idriche ed elettriche, allo sviluppo della filiera della raccolta e del trattamento dei rifiuti urbani, all’estensione della rete di teleriscaldamento e ai sistemi informativi del gruppo. Gli investimenti finanziari raggiungono 511 milioni di euro e comprendono principalmente l’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua per 283 milioni di euro, l’esercizio della call per l’acquisto del 100% della società e il consolidamento dell’indebitamento finanziario netto di Egea Holding. Tali operazioni sono state finanziate dall’emissione, a gennaio 2025, di un bond ibrido da 500 milioni di euro.
Sul fronte della sostenibilità, gli investimenti ammissibili alla Tassonomia europea rappresentano il 68% del totale, in linea con il Piano Industriale del gruppo. L’intensità carbonica si attesta a 320 grammi di CO2 per kWh, in lieve calo rispetto all’anno precedente (-1%), mentre la raccolta differenziata raggiunge il 70%, grazie all’estensione delle best practice in tutti i territori serviti.
“I risultati del periodo – dice Gianluca Bufo, amministratore delegato e direttore generale del gruppo – confermano la solidità del nostro modello industriale e la capacità del Gruppo di generare valore in modo sostenibile, grazie alla messa a terra di un piano di investimenti tecnici per oltre 610 milioni di euro, destinati principalmente ai business regolati. La crescita di 80 milioni di euro del periodo è stata trainata dal contributo positivo di tutte le linee di business e dall’attuazione del piano di sinergie, che sta producendo effetti concreti in termini di efficienza operativa e marginalità (+16M€). I risultati ottenuti rappresentano una base solida per proseguire nel percorso di sviluppo e nel raggiungimento degli obiettivi del nuovo piano industriale sostenuti anche da un miglioramento del rapporto IFN/EBITDA atteso a fine anno a 3,1x”.