Irrompono all’Asl Città di Torino per protestare contro i Cpr. Lo Russo: nuocciono fortemente alla causa

  • Postato il 20 novembre 2025
  • Cronaca
  • Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Il giorno dopo la visita del sindaco Stefano Lo Russo e della garante comunale per i diritti delle persone private della libertà, Diletta Berardinelli, al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di corso Brunelleschi, Torino torna a fare i conti con nuove tensioni attorno alla struttura. Questa mattina una decina di anarchici ha infatti fatto irruzione nella sede dell’Asl in via San Secondo, lanciando slogan contro i Cpr e imbrattando muri e locali.

Secondo quanto ricostruito, il gruppo è entrato all’interno degli uffici lasciando sui muri la scritta “Cpr = tortura”. All’esterno è stato affisso uno striscione con la frase “Nel Cpr di Torino solo botte e deportazioni. Asl complice”, mentre da una delle finestre è comparso un secondo striscione: “La violenza del Cpr inizia qui”. Sul posto sono intervenute la polizia e la Digos. Gli anarchici non sono nuovi ad azioni dimostrative contro i centri per il rimpatrio.

La protesta arriva in un momento in cui il sistema dei Cpr è nuovamente nel mirino, anche sul fronte sanitario. In particolare, una sentenza del Consiglio di Stato del 7 ottobre ha annullato lo schema di capitolato d’appalto per la gestione dei Cpr, rilevando carenze proprio nelle tutele sanitarie. Negli anni il centro torinese è stato teatro di rivolte, denunce e del caso del suicidio di Moussa Balde, vicenda che ha alimentato ulteriori manifestazioni e critiche da parte dei movimenti antagonisti. L’ex garante dei detenuti lo aveva definito “il peggiore d’Europa, come un vecchio zoo”.

La reazione delle istituzioni piemontesi è stata immediata. “Ferma condanna per un gesto inqualificabile”, ha dichiarato l’assessore alla Sanità del Piemonte Federico Riboldi, sottolineando come “introdursi all’interno dei locali della Direzione Generale per deturpare i muri con scritte e mettere a soqquadro la sala riunioni sono davvero fatti gravi”.

Parole dure anche dal direttore generale dell’Asl Città di Torino, Carlo Picco: “Queste azioni contro l’Asl Città di Torino, che agisce, nell’ambito di un protocollo condiviso con la Prefettura, a esclusiva tutela sanitaria degli ospiti del Cpr, sono aberranti”. Picco ha evidenziato inoltre che “i danneggiamenti e imbrattamenti ricadono su tutta la comunità come costi e come percezione collettiva di insicurezza e di impunità”.

Il sindaco Stefano Lo Russo, già intervenuto ieri dopo il sopralluogo al Cpr, ha ribadito oggi la sua posizione: “Manifestare pacificamente le proprie idee non ha nulla a che vedere con quello che è accaduto oggi nella sede dell’Asl. Non è mai accettabile che la protesta sconfini nei danneggiamenti che colpiscono tutta la collettività e questi episodi vanno condannati con fermezza”. Secondo il primo cittadino, queste iniziative “nuocciono fortemente anche alla causa di solidarietà per la quale sono nati”.

Il sindaco ha poi richiamato l’attenzione sulle criticità del centro di corso Brunelleschi: “La situazione del Cpr di Torino e delle persone che vi sono detenute, come ho avuto modo di sottolineare ieri dopo la visita alla struttura, è critica e merita grande attenzione”.

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