Isola ecologica Amiu al Lagaccio, i comitati non si arrendono: “Non s’ha da fare”

  • Postato il 15 luglio 2025
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  • Di Genova24
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Centro riuso Amiu Lagaccio

Genova. Si prospetta come uno dei primi fronti di protesta contro la giunta Salis, pur arrivando da un territorio “amico”: la luna di miele tra il Comune a trazione centrosinistra e i comitati di Oregina e Lagaccio rischia di finire ancora prima di cominciare attorno al discusso progetto del polo Amiu in via Bartolomeo Bianco.

La scorsa settimana le assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Francesca Coppola e Silvia Pericu avevano partecipato a un’affollata assemblea pubblica nel quartiere e avevano spiegato che il progetto dell’isola ecologica non si sarebbe potuto fermare, a questo stato di avanzamento. “Non prendiamo in giro i cittadini, a questo punto non abbiamo margine per stoppare il progetto ma possiamo fare qualcosa per mitigarne gli effetti, per migliorarlo”, avevano spiegato.

Le associazioni di Oregina e del Lagaccio hanno masticato e digerito il boccone ma negli ultimi giorni hanno deciso di tornare sul tema. “Il Coordinamento delle Associazioni Oregina-Lagaccio si batte da anni contro la decisione dell’allora sindaco Bucci di realizzare un isola ecologica all’interno della valletta dello sport – si legge in una nota – nn siamo stati con le mani in mano in questi anni, unendo le nostre forze con chi ha riconosciuto la necessità di combattere contro le decisioni prese dall’alto e senza alcuna partecipazione, e non intendiamo starci ora. Siamo contrari a questa scelta e continuiamo a dirlo. Nessun aggiustamento del progetto, No all’isola ecologica”.

Prima ancora era stato lo Spi Cgil a chiedere alla sindaca Silvia Salis e alle assessore competenti di “non arrendersi”.  “È una delle polpette avvelenate che stanno emergendo come pesante eredità a cui far fronte”, la premessa dello Spi Cgil, che però avanza nuove richieste: “Esperire, anche con consulenze esterne, tutte le possibilità giuridiche per fermare il progetto, verificando se è possibile lo spostamento dell’opera in altra area, a cura della stessa impresa”, “affrontare in modo strutturale e condiviso la questione rifiuti, progettando isole ecologiche di ridotte dimensioni in ogni Municipio, escludendo da tali siti il conferimento i rifiuti speciali, pericolosi o deteriorabili, potenziando la raccolta differenziata e contrastando gli abbandoni dei rifiuti per strada”, e infine “individuare un’area idonea per costruire un palazzetto dello sport nel Municipio Centro Est, visto che il luogo nel quale ora è prevista l’isola ecologica geologicamente non sarebbe idoneo”.

“Su questi punti – continua il sindacato – ci servono risposte in tempi ovviamente brevi, calendarizzando un nuovo incontro. Più in generale, abbiamo bisogno urgente di uno studio sull’assetto idrogeologico, che la precedente giunta aveva promesso per lo scorso settembre, visto che il territorio è classificato zona rossa, esondabile, e i geologi dicono che il rio Lagaccio è una bomba a orologeria, e di un reale percorso di partecipazione: trasparente, condiviso e in sede istituzionale, Basta rapporti ambigui, a tu per tu, con la mano tesa in cerca di favori”.

L’obiettivo, conclude, è “una rigenerazione urbana e sociale del quartiere“, ma anche “affrontare insieme le criticità e i problemi che possono emergere. Anche su queste cose chiediamo di aprire sollecitamente un confronto. Sulla base delle risposte che avremo misureremo la nuova giunta”.

Autore
Genova24

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