Isola ecologica Amiu al Lagaccio, il Comune: “Migliorare il progetto, sì a un campo da basket”

  • Postato il 9 luglio 2025
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  • Di Genova24
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Generico luglio 2025

Genova. Impossibile o quasi un dietrofront sul progetto del isola ecologica Amiu in via Bartolomeo Bianco, al Lagaccio, ma il Comune di Genova ha intenzione di provare a mitigare l’impatto del futuro polo del riciclo venendo incontro alle esigenze di cittadini, associazioni e comitati.

E’ l’esito della partecipata assemblea pubblica svolta martedì sera ai giardini Don Acciai di via Napoli, e alla quale hanno partecipato, per la giunta comunale, le assessore all’Urbanistica Francesca Coppola e quella ad Ambiente e Rifiuti Silvia Pericu.

“Abbiamo ritenuto doveroso nei confronti delle cittadine e dei cittadini del Lagaccio illustrare in massima trasparenza il destino del progetto di Amiu – hanno spiegato – ormai in corso di realizzazione con 2 milioni di fondi vincolati di Pnrr, su un’area su cui per anni i residenti sono stati illusi con la prospettiva rivelatasi poi infondata di realizzazione di una valletta dello sport, che i tecnici ci dicono non possa coesistere con i vincoli di natura idrogeologica e non solo”.

“La nostra amministrazione non avrebbe mai voluto questo progetto – hanno sottolineato le assessore – ereditato dalla precedente giunta, noi non prenderemo in giro i cittadini, il nostro impegno, con un lavoro strettamente congiunto con il municipio I Centro Est, sarà migliorare la progettualità aumentando al massimo la mitigazione del progetto sul territorio”.

Il quartiere del Lagaccio ha bisogno di impianti sportivi. Una richiesta delle famiglie e delle associazioni, come la Scat, in questi mesi è stata quella di un impianto per il basket, di cui l’area è totalmente sprovvista. Diverse sono state le manifestazioni nel quartiere in tal senso.

Quindi l’ipotesi della realizzazione di un campo da basket sarà presa in considerazione. Nel corso del dibattito, l’assessora Pericu ha approfondito, inoltre, gli aspetti delle mitigazioni del progetto con barriere di verde e dell’accessibilità ai soli mezzi privati – e quindi non alle imprese – all’isola ecologica per il conferimento di materiali riciclabili secchi come Rae, legno e così via.

Autore
Genova24

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