Isola Madre, il meraviglioso gioiello italiano sul Lago Maggiore

Il Golfo Borromeo rappresenta sicuramente l’angolo più bello del Lago Maggiore e, con la sua presenza, ripara i suoi gioielli più preziosi: le Isole Borromee e i loro spettacolari palazzi. Lussureggianti giardini, palazzi barocchi e bellezze naturali rendono questo luogo un’oasi tutta da scoprire, della quale fanno parte Isola Bella, Isola dei Pescatori, Isola San Giovanni, lo scoglio della Malghera e l’Isola Madre.

Quest’ultima è la più grande dell’arcipelago, per un totale di otto ettari di superficie, dove fioriture spettacolari e animali dai piumaggi variopinti immergono i visitatori in un paradiso paesaggistico definito da Gustave Flaubert “il luogo più voluttuoso al mondo”. Qui vi raccontiamo la sua storia e cosa vedere per scoprirla in ogni suo dettaglio.

La storia di Isola Madre, la più grande delle Isole Borromee

La storia di Isola Madre è indissolubilmente legata a quella della Famiglia Borromeo quando, a partire dal 1502, cominciarono i lavori per trasformarla da tenuta agricola a residenza privata di Lancillotto Borromeo. Per la costruzione del palazzo bisognerà attendere Renato I Borromeo, che ne affidò la progettazione a Pellegrino Tibaldi, figura di spicco della cultura lombarda contemporanea e architetto di fiducia di San Carlo.

Alla fine del 1700, l’isola appariva come la vediamo oggi e iniziò a essere considerata un luogo di pace e riposo. Nel 1823 furono aggiunte le serre, mentre nel 1826 fu eretta la cappella di famiglia sul lato orientale del grande piazzale. L’Isola Madre cambia nome diverse volte: prima è San Vittore, poi Isola Maggiore e ancora Isola Renata. Per il nome attuale, “Madre”, alcuni pensano che sia stato scelto per ricordare Margherita Trivulzio, madre di Renato I che riportò il possedimento tra i beni dei Borromeo, altri come omaggio alla supremazia storica dell’isola nel bacino del Verbano.

Cosa vedere all’Isola Madre sul Lago Maggiore

Visitare l’Isola Madre è un’esperienza suggestiva per chiunque si trovi sul Lago Maggiore. Qui potrete immergervi nell’antica vita cortese e ammirare i sontuosi interni di Palazzo Borromeo, tra porcellane, livree, dipinti di famiglia, arazzi e letti a baldacchino. Una volta tornati all’aria aperta, saranno gli incredibili giardini a conquistarvi, contraddistinti da una particolare atmosfera romantica ed esotica grazie alla presenza di piante ed essenze rare.

Palazzo Borromeo

Costruito tra il 1583 e terminato solo nell’Ottocento, Palazzo Borromeo fu inizialmente impiegato come dimora, per poi essere adibito ad altri usi e infine aperto al pubblico come museo nel 1978. Qui potrete ammirare preziosi arredi provenienti da varie dimore della famiglia Borromeo, scoprendo così lo stile di vita del XVI e XVII secolo.

Di particolare bellezza sono l’ingresso, con statue e medaglioni in marmo che introducono i visitatori al grande scalone a due rampe, il salotto veneziano con le pareti decorate a trompe l’oeil e la sezione dedicata ai teatrini delle marionette di casa Borromeo. Il Teatro delle Marionette racchiude una collezione di apparati scenici, marionette e copioni tra le più ampie e meglio conservate al mondo. Tutti questi oggetti venivano utilizzati per realizzare spettacoli domestici e intrattenere gli ospiti di Casa Borromeo.

Infine, dalle grandi finestre al piano Nobile, godrete di una vista incredibile sul golfo Borromeo e sulle altre Isole Borromeo.

I giardini e le specie botaniche rare

I giardini rappresentano uno spazio di quasi otto ettari, curato nei minimi dettagli, in cui ci si può perdere tra specie botaniche rare, provenienti da ogni parte del mondo e dalla forte impronta esotica. Realizzato a inizio Ottocento, quest’area verde vanta anche presenze importanti e di tutto rispetto, come una palma Jubaeae Spectabilis, che ormai ha superato il traguardo dei 125 anni, e il bicentenario cipresso del Kashmir, arrivato qui dall’Himalaya nel 1862. Si tratta del più grande e il più vecchio esemplare in Europa, ormai in via d’estinzione nel suo Paese d’origine.

Inoltre, qui, mentre si è rapiti dalla bellezza di fiori e alberi, ammirando il panorama dai cannocchiali che si trovano passeggiando lungo i viali ombreggiati, non di rado passano indisturbati uccelli variopinti, che vivono in libertà nel parco. A loro si aggiungono fagiani, sia argentati che dorati, e regali pavoni bianchi, rendendo così magica la permanenza su questa fantastica isola circondata dal Lago Maggiore.

Il giardino dell’Isola Madre, inoltre, è stato uno dei primi in Italia, nel 1830, a ospitare una collezione di camelie.

Come visitare l’Isola Madre

L’Isola Madre è aperta ai visitatori dal 15 marzo al 2 novembre 2025 in diversi orari:

  • dal 15 marzo al 25 ottobre, dalle 10:00 alle 17:00;
  • dal 26 ottobre al 2 novembre, dalle 10:00 alle 16:00.

Si possono acquistare diversi biglietti: la visita libera costa 21 euro, mentre la visita guidata 120 euro. Potete acquistare anche un’audioguida al costo di 6 euro.

Il modo migliore per raggiungere l’Isola Madre è con un battello in partenza da Stresa. Potete acquistare anche un biglietto combinato che vi permette di arrivare, nell’arco della stessa giornata, anche alle altre isole visitabili.

Autore
SiViaggia.it

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