Isole low cost in Italia, con mare cristallino, borghi autentici e natura mozzafiato
- Postato il 20 giugno 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
- 1 Visualizzazioni

C’è un’Italia fatta di porticcioli tranquilli, di spiagge selvagge raggiungibili solo a piedi, di granite mangiate al tramonto e pesce grigliato sul lungomare che profuma di vacanza vera. Un’Italia lontana dalle folle e dai prezzi da capogiro, ma non per questo meno spettacolare.
Parliamo delle isole low cost, quelle mete perfette per chi ha voglia di un’estate con la salsedine sulla pelle e il portafoglio ancora sorridente. Abbiamo selezionato alcune delle isole italiane più belle ed economiche da visitare in estate: ideali per chi cerca mare limpido, natura, cibo buono (ma buono davvero!), tramonti da applausi e quell’autenticità che non ha prezzo.
Procida, l’isola dai mille colori
Piccola, vera, inconfondibilmente mediterranea: Procida è l’isola perfetta per chi vuole un’estate lenta e colorata. Raggiungibile facilmente da Napoli anche solo per un weekend, è una tavolozza di case pastello, barchette, vicoli in discesa e profumo di limoni.
Le spiagge sono semplici ma incantevoli: Chiaiolella, la Corricella, la spiaggia del Postino (sì, proprio lui) offrono mare trasparente e quiete. E poi c’è il cibo: pane e polpo preso dai chioschetti sul lungomare, spaghetti al riccio nei ristorantini vista mare, dolci di casa con limone vero, quello con la scorza ruvida. Qui ci si sveglia con il canto dei gabbiani, si pranza vista mare e si va a dormire con la pelle che sa di sole e sale. Il tutto senza spendere un capitale: basta scegliere un b&b o un affittacamere tra le casette di Terra Murata.
L’isola di San Pietro e Carloforte, scorpacciate di tonno alla tabarkina
Sì, siamo in Sardegna, ma l’isola di San Pietro sembra un mondo a parte. Si prende il traghetto da Portovesme e si sbarca a Carloforte, un paesino di pescatori che parla genovese e cucina con l’anima.
Qui le spiagge non hanno nulla da invidiare ai tropici: La Caletta, Punta Nera, Guidi, tutte libere, tutte incastonate tra il verde e il turchese. Ma la vera protagonista è la cucina: tonno in tutte le sue forme (crudo, cotto, affumicato, innamorato), capperi, focaccia ligure e gelati artigianali gustati con i piedi nella sabbia.
Il bello? I prezzi sono ancora umani. E Carloforte è un ottimo esempio di come tradizione, accoglienza e mare possano convivere in armonia. Qui non ci sono discoteche né resort esclusivi, ma ci sono tramonti silenziosi e notti che profumano di salsedine e mirto.
Marettimo, l’isola più selvaggia delle Egadi
È la più lontana, la più silenziosa, la più sorprendente delle Isole Egadi. Marettimo non ha auto, non ha locali modaioli, non ha fronzoli: ha solo mare, silenzio, escursioni, grotte, acqua azzurra da restare a bocca aperta e una cucina che sa di confine.
Qui si arriva in aliscafo da Trapani, si affitta una stanza in una casa bianca e blu, e si inizia a camminare: verso il Castello di Punta Troia, le Case Romane, o le grotte marine che si raggiungono solo in barca. La spiaggia più bella? Probabilmente Scalo Maestro, dove il mare è un tappeto blu e i pesci ti passano accanto mentre nuoti.
E dopo una giornata così? Un piatto di pasta con l’aragosta o un cous cous di cernia, vino bianco fresco, fichi appena colti e le chiacchiere con chi qui ci è nato. Prezzi? Molto più bassi rispetto a Favignana o Levanzo, soprattutto in bassa stagione.
Isola di Capraia, l’anima toscana più pura
Poco conosciuta, e per questo ancora più preziosa: Capraia è l’unica isola vulcanica dell’Arcipelago Toscano, con coste scoscese, mare limpidissimo e una natura selvaggia che conquista.
Non ci sono spiagge di sabbia, ma si fa il bagno nelle calette tra le rocce, come a Cala Rossa o a La Grotta, dove il colore dell’acqua sfuma dal verde al turchese. Gli alloggi sono pochi ma accoglienti, e molti affittano stanze o casette per brevi periodi.

A Capraia si mangia pesce locale, zuppe di scorfano e totani con le patate, accompagnati dal vino rosso dell’isola, prodotto in minuscole vigne affacciate sul mare. E poi ci sono i sentieri panoramici per chi ama camminare, e le sere che profumano di macchia mediterranea.
L’isola di Salina, tra pane cunzato e granita ai gelsi
Dimenticate il glamour di Panarea o il turismo di massa di Lipari: Salina è l’Eolie che sanno rallentare. Tra i fichi d’india e i muretti a secco, le case in pietra e i silenzi interrotti solo dalle cicale, si scopre un’isola autentica, ancora accessibile nei costi e generosa nelle emozioni.

Le spiagge? Poche, ma bellissime: Pollara, con il suo arco di roccia e il tramonto che toglie il fiato, e Santa Marina, perfetta per chi vuole un po’ di comodità. Da non perdere le degustazioni di malvasia in cantina, il pane cunzato nelle panetterie di paese e la granita ai gelsi con brioche, colazione regina dell’estate eoliana.
A Salina si arriva in traghetto da Milazzo o Napoli, si gira in scooter, e si vive a ritmo lento, tra una passeggiata e una cena a lume di candela. E, se si prenota con un po’ di anticipo, anche i prezzi possono essere più che sostenibili.