Isole Tremiti: le 7 spiagge più belle da visitare in estate
- Postato il 7 luglio 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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Acque cristalline, fondali mozzafiato e calette scolpite nella roccia. L’Arcipelago delle Tremiti, a soli 22 km di distanza dal promontorio del Gargano, in Puglia, custodisce piccoli angoli di paradiso incastonati tra scogliere e pini d’Aleppo, lambiti da un mare così trasparente da sembrare irreale: con le sue insenature segrete e la natura incontaminata che regala paesaggi da cartolina, rappresenta il luogo ideale per chi è in cerca di pace e tranquillità. Ecco una guida per partire alla scoperta delle spiagge delle Isole Tremiti, tra le più affascinanti di tutto l’Adriatico.
Isole Tremiti, le 5 perle del Mar Adriatico
Prima di lasciarci ammaliare dal patrimonio dell’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti, istituita nel 1989 per la conservazione dei fondali e la tutela delle peculiari flora e fauna marina, esploriamo rapidamente l’anima dell’arcipelago.
Cinque isole che strizzano l’occhio alla costa della Puglia, ciascuna con una propria voce e un carattere ben definito:
- San Domino, la più grande e attrezzata per i turisti, è l’isola in cui si concentra la maggior parte delle spiagge delle Tremiti, tra sabbia bianchissima e calette rocciose;
- San Nicola, dominata da un imponente complesso abbaziale, è ricca di storia e di fascino: nonostante sia meno balneabile di San Domino, regala scorci decisamente suggestivi;
- Capraia, selvaggia e disabitata, vanta la più bella opera di architettura naturale di tutto l’arcipelago: l’Architiello, che si è formato a causa delle mareggiate provenienti da nord;
- Pianosa, la più remota delle Tremiti, è un’area marina protetta inaccessibile al pubblico;
- il Cretaccio, un ammasso roccioso ricco di funghi che sta lentamente scomparendo per l’azione corrosiva degli agenti atmosferici e marini.
Le Isole Tremiti non offrono distese di sabbia infinite, ma una varietà di calette nascoste, scogliere lambite dal mare e insenatura raggiungibili solo a piedi, o in barca: l’alternanza tra accessibilità e isolamento fa di ogni spiaggia un piccolo tesoro da scoprire.

Dalle Diomedee alle Tremiti attraverso la leggenda
Le Isole Tremiti non sono solo geografia e biodiversità: ce lo rivela l’antico nome, Diomedee, che affonda le radici in una leggenda dove si intrecciano mitologia greca e suggestioni mediterranee.
Si narra che Diomede, eroe della guerra di Troia, approdò in queste acque durante il suo esilio. Stanco e in cerca di pace, lanciò in mare tre enormi massi che si trasformarono nelle isole di San Domino, San Nicola e Capraia. Quando Diomede morì la dea Afrodite, mossa a compassione, trasformò i suoi compagni di viaggio in uccelli marini dalle voci struggenti, le Diomedee. Ancora oggi questi uccelli nidificano tra le scogliere delle Tremiti e nelle notti più silenziose il loro canto riecheggia come un lamento, alimentando la leggenda.
Le 7 spiagge più belle delle Isole Tremiti
Data la vicinanza con la costa italiana, le Tremiti sono visitabili con un’escursione in giornata nel corso di un viaggio on the road tra Molise e Puglia, ma trascorrere qualche giorno di puro relax in questo paradiso naturale ha sicuramente un valore aggiunto. In particolare, l’isola di San Domino ha una costa magnifica, ricca di calette facilmente raggiungibili a piedi tramite sentieri ben segnalati.
1. Cala delle Arene
Partendo dalla costa orientale di San Domino troviamo Cala delle Arene, una piccola baia ricoperta di morbida sabbia bianca, bagnata da acque limpidissime e circondata dalla macchia mediterranea. Grazie alla sua posizione riparata, ai bassi fondali e alla facile accessibilità, Cala delle Arene è il luogo perfette per famiglie con bimbi piccoli.

2. Cala Matano
Sempre sulla costa orientale di San Domino, a poche centinaia di metri da Cala delle Arene si trova una delle spiagge più famose delle Tremiti: Cala Matano. Nota anche come Cala Duchessa, in omaggio alla Duchessa Matano che anticamente amministrava l’arcipelago pugliese, sembra essere uscita da una cartolina dei Caraibi: qui il cantautore Lucio Dalla compose l’album Luna Matana.
3. Cala Zio Cesare
Spostiamoci a sud verso Cala Zio Cesare, una delle più affascinanti dell’isola di San Domino. Il suo nome è legato al guardiano del faro, per l’appunto Cesare, che ormeggiava la sua barca in questa caletta ricoperta di ciottoli e immersa nel verde della vegetazione. Il luogo privilegiato per gli amanti di immersioni e di attività acquatiche.
4. Spiaggia dei Pagliai
Tra i luoghi più spettacolari e fotografati delle Tremiti troviamo Spiaggia dei Pagliai, raggiungibile solo via mare. Questa spiaggia di arena bianca deve il nome alla presenza di grossi massi calcarei affioranti dall’acqua che ricordano, visti dall’alto, enormi balle di paglia adagiate sulla superficie del mare. Il fondale, poco profondo, è perfetto per i bambini piccoli e per chi non sa nuotare, ma si presta bene anche allo snorkeling.
5. Cala degli Inglesi
Quest’insenatura silenziosa e nascosta lungo la costa occidentale dell’isola di San Domino, nota come Cala degli Inglesi, si caratterizza per le rocce degradanti nel mare trasparente che regalano paesaggi da sogno e per i tramonti mozzafiato. Perfetta per chi cerca pace e contemplazione, è raggiungibile solo via mare ed è poco frequentata anche in alta stagione.
6. Spiaggia di Marinella
Protetta da una scogliera bianca, la Spiaggia di Marinella è l’unica vera spiaggia presente sull’isola di San Nicola: il sentiero via terra è piuttosto impegnativo, ma si può agevolmente raggiungere via mare.
7. Cala del Cretaccio
Last but not least, la Cala del Cretaccio – sull’omonima isola – si trova nella parte più selvaggia di tutto l’arcipelago, priva di qualsivoglia tipo di struttura e/o servizio. Nota per gli scogli lisci di creta bianca dalle proprietà benefiche per la pelle, è la spiaggia ideale per chi cerca la tranquillità e il contatto della natura, ma è anche molto apprezzata dagli appassionati di canoa e di nuoto. Qui il paesaggio cambia di anno in anno, modellato dal vento e dalle mareggiate: un luogo in costante trasformazione, che testimonia la forza, e la fragilità, dell’ecosistema delle Tremiti.
