Israele, scatta l'espulsione? La Fifa esce allo scoperto: le ragioni di Infantino e il ruolo di Trump
- Postato il 2 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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La Fifa ha deciso: niente espulsione per Israele, per cui potrà partecipare ai Mondiali in caso di qualificazione. In realtà, la questione neppure è stata sollevata nella riunione del Consiglio che si è tenuta oggi. Dopo le parole di Infantino, è scoppiata la bufera sui social: il ruolo di Trump.
- Caso Israele: la decisione della Fifa
- Bufera su Infantino: cosa ha detto
- L'asse con Trump e il Mondiale
Caso Israele: la decisione della Fifa
Presso la sede di Zurigo si è tenuto oggi il Consiglio Fifa, che ha deluso chi immaginava che la questione Israele fosse all’ordine del giorno. Nient’affatto. Non si sono registrate votazioni per l’eventuale esclusione della selezione allenata da Ran Ben Shimon né tanto meno l’ipotesi è stata presa in considerazione.
Per intenderci: niente Russia bis. Israele continuerà a giocare normalmente le sue partite e il 14 ottobre sfiderà l’Italia in un match decisivo nella corsa ai Mondiali 2026 in programma in Canada, Messico e Stati Uniti. Alla riunione ha partecipato anche il numero uno del Psg e dell’Eca, Nasser Al-Khelaïfi, che, da quanto filtra, avrebbe il dente avvelenato con Israele in seguito al recente raid in Qatar.
Bufera su Infantino: cosa ha detto
Nel suo discorso d’apertura il presidente della Fifa ha sottolineato l’importanza di promuovere la pace e l’unità anche attraverso, in particolare nel contesto della situazione in corso a Gaza. Tuttavia, ha preferito non prendere decisioni in merito.
“La Fifa non può risolvere i problemi geopolitici, ma può e deve promuovere il calcio in tutto il mondo sfruttandone i valori unificanti, educativi, culturali e umanitari” ha detto, scatenando la bufera sul web e trincerandosi dietro il piano di pace proposto da Trump e in attesa di risposta da parte di Hamas. Piovono insulti sull’organo del governo del calcio mondiale. Sui social il commento più gettonato è “vergogna”.
L’asse con Trump e il Mondiale
Se la Uefa non ha istituito un Comitato Esecutivo straordinario limitandosi a esprimere la posizione di alcuni suoi membri – vedi Spagna -, la Fifa ha ignorato il reclamo della Palestina, presentato nel 2024, e anche l’appello di Amnesty International.
Secondo il quotidiano sportivo As, i legami tra Infantino e Trump e anche quelli tra il presidente americano e il premier israeliano Netanyahu di fatto chiudono le porte a possibili provvedimenti da parte della Fifa, a pochi mesi dal Mondiale che ospiterà proprio il Paese guidato dal tycoon.