Italia, Buffon rivela l’intuizione geniale di Gattuso e attacca: c’è chi non ci vuol bene

  • Postato il 22 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Gianluigi Buffon, oggi capodelegazione della Nazionale, analizza senza filtri il momento azzurro dopo le tensioni seguite alla sconfitta con la Norvegia. Secondo l’ex capitano, l’Italia paga vent’anni di presunzione e mancanza di programmazione, figlia di un passato glorioso non più replicabile. Buffon però difende il gruppo e soprattutto Gennaro Gattuso, rivelando un’intuizione tattica decisiva che ha convinto lo spogliatoio. E, parlando alla Gazzetta, lancia un messaggio forte: “C’è chi non ci vuole bene. Basta paragoni col passato, serve sostegno”.

Venti anni di errori e presunzione

Per Buffon, la crisi attuale nasce da un blocco culturale: la Nazionale vive tra la presunzione di essere ancora quella del 2006 e la paura di affrontare un calcio completamente cambiato. L’ex portiere denuncia come l’Italia si sia “adagiata” sulla propria forza, ignorando per anni l’evoluzione tecnica e tattica vista nel resto d’Europa. “Abbiamo perso vent’anni“, spiega, indicando l’incapacità di programmare e di ripartire dalla formazione dei giovani. La svolta, dice Buffon, deve arrivare dai settori giovanili, tra i 7 e i 13 anni, lavorando sulle abilità e non sulla tattica ossessiva. Un’opinione che ricorda molto quella del suo vecchio mister Max Allegri.

Perché Gattuso: Buffon non rinnega la scelta

Gigi Buffon si è mosso in prima persona per portare Gennaro Gattuso sulla panchina della Nazionale italiana. Il capo delegazione è ancora convinto della scelta fatta e continua a schierarsi accanto al CT: “Rino è il migliore possibile, basta pregiudizi“. L’ex portierone svela anche un segreto tattico: il doppio 9, un’intuizione che inizialmente lo aveva lasciato perplesso ma che oggi considera geniale. Rino è il ct giusto, è la figura migliore che si potesse scegliere. Non mi piace e non capisco questa prevenzione nei suoi confronti. Decide tutto lui, tipo il doppio 9 che è un’intuizione geniale”.

Il problema psicologico degli azzurri e la richiesta di sostegno

Analizzando la caduta contro la Norvegia, Buffon parla di un problema psicologico: “Non puoi prendere tre gol in dieci minuti“. Pur riconoscendo la forza degli avversari, sottolinea come serva imparare a gestire i momenti difficili invece di cedere alla frustrazione. Da qui l’appello agli italiani: gli azzurri hanno bisogno di entusiasmo, non del “gioco al massacro” che li accompagna da anni.
Amateci di più“, è lo slogan di Buffon, che ribadisce come il Mondiale sia un sogno da difendere insieme, senza paura né divisioni: “I ragazzi vogliono anche essere apprezzati, hanno bisogno d’affetto. Di entusiasmo. Loro danno disponibilità totale. Posso fare un appello? Vogliamo bene all’Italia. Tutti. Non tutti le vogliono bene oggi. E continuare con stupidi paragoni con il passato fa solo sentire inadeguati quelli di oggi. Con la Nazionale c’è sempre stato un gioco al massacro, lo so bene, ma cerchiamo di capire il momento storico: a chi giova?

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Virgilio.it

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