Italia, Capello chiede dimissioni di Spalletti, Ventura ricorda suo flop ma si dice ottimista
- Postato il 8 giugno 2025
- Di Virgilio.it
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Dopo la pesante sconfitta in Norvegia, piovono critiche sulla Nazionale e sul CT Luciano Spalletti. Fabio Capello ci va giù pesante invocando le dimissioni, mentre Giampiero Ventura torna a parlare del suo passato azzurro, facendo autocritica ma anche allo stesso tempo mostrando anche fiducia nel futuro. In questo momento, però, la crisi sembra ancor più profonda di quanto dica il singolo ko con la Norvegia.
- “Pare l’Europeo”: Capello attacca, Spalletti in bilico
- Ventura ci crede: il calendario aiuta gli azzurri
- Dal passato al presente: dentro la crisi del calcio italiano
“Pare l’Europeo”: Capello attacca, Spalletti in bilico
Luciano Spalletti è in discussione. Mentre si discute sul suo futuro, c’è chi non ha molti dubbi in proposito e ne invoca le dimissioni. Si tratta di Fabio Capello che sull’argomento è tranchant: “Sembra l’Europeo ma è anche peggio“. L’ex allenatore critica duramente l’Italia vista a Oslo ma non vuole considerare il rischio di un terzo Mondiale mancato: “Sarebbe un nuovo record ma non ci voglio pensare“.
Il calcio è cambiato rispetto al passato. Nonostante le cose vadano male nessuno prende più provvedimenti. Per Capello un passo indietro sarebbe stato doveroso: “Credo sia normale considerarlo almeno in una posizione difficile. Una volta in Italia, quando facevi male una grande competizione, che fosse il Mondiale o l’Europeo, andavi a casa. Ora, invece, nessuno dà più le dimissioni“.
Ventura ci crede: il calendario aiuta gli azzurri
Chi è maggiormente ottimista circa il futuro è Gian Piero Ventura, ex Ct della Nazionale il cui nome è associato al primo dei due Mondiali mancati dagli azzurri. L’ex allenatore trova la forza di credere nella qualificazione in un calendario non così malvagio: “Continuo a pensare che il calendario possa permetterci una goleada contro la Moldova, una vittoria contro Israele e la possibilità di battere bene la Norvegia a novembre, quando il nostro calcio di solito corre più che a giugno“.
Dal passato al presente: dentro la crisi del calcio italiano
Dal presente turbolento al passato. Ventura rivive la mancata qualificazione della sua Italia ai Mondiali che si giocarono in Russia: “Noi perdemmo due partite in due anni, e una di queste contro la Spagna che era la nazionale più forte del pianeta. E purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di raddrizzare il cammino. Inoltre, per la prima volta nella storia si qualificava solo la vincente del gruppo. Eppure, la nostra eliminazione venne vissuta come una catastrofe“.
Sembrava fosse il punto più basso della nostra Nazionale, invece dopo ne sono arrivati altri ancor peggiori: “Il problema è di sistema: prima o poi qualcuno lo capirà – spiega Ventura -. In Italia non si allevano più i talenti, è come se avessero vietato il dribbling, nessuno salta più l’uomo. Se non andiamo ai Mondiali da due edizioni, se l’anno scorso abbiamo disputato il peggior Europeo della nostra storia e se siamo riusciti a prendere tre gol in Norvegia, il guasto è più profondo“.