Italia: Gattuso prevede una notte insonne prima dell’Estonia, Barella punge gli ex c.t. Mancini e Spalletti
- Postato il 4 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Rino Gattuso ha già rinunciato a dormire: in conferenza stampa il neo-c.t. ha confessato di aspettarsi una notte insonne prima della vigilia del debutto con l’Italia, domani, nella gara contro l’Estonia valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Ai giornalisti ha parlato anche Nicolò Barella, che s’è lasciato andare a una piccola frecciata nei confronti dei predecessori di Ringhio, Roberto Mancini e Luciano Spalletti.
- Italia, Gattuso soddisfatto degli azzurri
- Una notte insonne prima dell’Estonia
- Elogi all'Estonia
- Pochi talenti in Italia
- Barella punge Mancini e Spalletti
Italia, Gattuso soddisfatto degli azzurri
Disponibilità al sacrificio e spirito di squadra: è quello che chiede Rino Gattuso alla sua Italia e che, almeno a giudicare dalle parole pronunciate dal neo-c.t. alla vigilia del match contro l’Estonia, gli azzurri gli hanno già mostrato. “Ho trovato un gruppo di ragazzi che si è messo a disposizione, ma non solo i ragazzi – le sue dichiarazioni -. Tutto lo staff, tutta la Federazione, grande disponibilità. Un lavoro quasi perfetto, quindi mi aspetto di vedere una grande partita domani”. “Parliamo sempre di senso di appartenenza, ma parliamo di essere squadra – aveva detto poco prima a Sky Sport – Tecnica, tattica, ma la nostra storia dice che il collettivo e la voglia di lottare insieme, da squadra, fa parte del nostro Dna”. E anche quando si parla di modulo il refrain è lo stesso: “I numeri non sono importanti, sappiamo quello che vogliamo fare e sicuramente l’abbiamo preparata molto bene. Noi dobbiamo pensare alla partita di domani, poi a Israele: gara dopo gara”.
Una notte insonne prima dell’Estonia
Domani sera a Bergamo Gattuso vivrà il suo debutto da commissario tecnico dell’Italia, ai giornalisti confessa che lo attende una notte insonne, ma non per l’emozione. “Non ho tempo per emozionarmi, troppe cose e troppe responsabilità addosso – ha spiegato Ringhio – Non avrò tempo per emozionarmi, sicuramente all’inno un po’ di emozione, vedendo papà, mamma e sorella in tribuna, lì un po’ di emozione sicuramente ci sarà. Stanotte non dormirò pensando a quello che abbiamo fatto stamattina, ma non mi fanno dormire i pensieri, non le emozioni. Sono orgoglioso della Federazione, del presidente Gravina, di Gigi Buffon, della grande possibilità che mi è stata data”.
Elogi all’Estonia
Quanto all’Estonia, attualmente 126a nel ranking della Fifa, Gattuso mostra rispetto, anche troppo, in un approccio “guardiolesco” all’avversario di domani. “È una squadra che vuole palleggiare e fa costruzione dal basso, anche con tantissima qualità – ha spiegato Gattuso – , se non la pressi bene è capace di arrivare negli ultimi 30 metri con grande facilità. Dobbiamo fare una pressione molto buona, non regalare a loro uomini, tempi giusti, perché ci possono mettere in difficoltà”. “Bisogna fare sicuramente una partita importante – ha poi aggiunto il c.t.. Tutti pensano che sarà una passeggiata, ma di partite facili non ce ne sono”.
Pochi talenti in Italia
Gattuso ha parlato anche del tema dell’incapacità dell’Italia di produrre grandi talenti: per il c.t. il problema è sociale. “Non so quanti oratori sono stati chiusi, non so quanti ragazzini non giocano più per strada, come si faceva una volta, 40 o 20 anni fa – le parole del c.t. – . I genitori non si sentono al sicuro perché succede quello che succede, perché si gioca poco, perché un ragazzino in una settimana gioca solo 7-8 ore. Non ci sono strutture adeguate come in altri Paesi e ci vogliono 500 euro all’anno solo per comprare i kit. I talenti ce l’abbiamo, i giocatori buoni ce l’abbiamo, ma si gioca veramente poco. Si gioca molto molto poco”.
Barella punge Mancini e Spalletti
In conferenza, insieme a Gattuso, ha parlato anche Nicolò Barella che interrogato dai giornalisti sulle differenze tra il c.t. e i suoi predecessori s’è lasciato andare a una frecciatina nei confronti di Roberto Mancini e Luciano Spalletti. “Il mister ci ha fatto lavorare, ridandoci consapevolezza e aiutandoci a ritrovarci un po’”, ha esordito Barella, che poi ha affondato il colpo. “Cosa non ha funzionato con gli altri c.t.? Sicuramente tante cose, perché nell’ultimo periodo di mister Mancini e nel periodo di Spalletti abbiamo avuto delle difficoltà – ha dichiarato Barella -. Ritrovarci è la cosa più importante, seguire il mister che ci ha fatto lavorare tanto bene, ci ha dato fiducia e serenità. Dovremo ripagarlo con prestazioni e qualità che abbiamo sempre avuto, ma che abbiamo fatto un po’ fatica a portare in campo nell’ultimo periodo”.