Italia in bilico tra crescita e crisi industriale: a maggio produzione giù dello 0,7%
- Postato il 10 luglio 2025
- Di Panorama
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Un Pil in moderata crescita e un mercato del lavoro ancora solido, ma una produzione industriale in affanno con il settore auto che, come sempre, è la zavorra principale. Sono contrastanti i segnali dell’economia italiana che escono dai dati diffusi oggi dall’Istat. Maggio in frenata per la produzione industriale, dopo la breve parentesi di aprile e sullo sfondo resta un quadro internazionale incerto, aggravato dalle tensioni geopolitiche e dalla volatilità delle politiche commerciali statunitensi, che continuano a rallentare i flussi globali di merci.
Istat: a maggio produzione industriale giù dello 0,7%, auto in caduta
Il calo di maggio dello 0,7% della produzione industriale italiana segna un ritorno in territorio negativo, dopo il fragile rimbalzo di aprile. Su base annua, il calo è dello 0,9%, contro attese di crescita dello 0,2%. Nella media marzo-maggio, si registra comunque un lieve aumento dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, segno di una ripresa parziale che però non riesce a consolidarsi.
Guardando ai diversi settori solo l’energia registra una crescita su base mensile (+0,7%) e annua (+5,3%). Tutti gli altri comparti segnano flessioni: i beni intermedi scendono dell’1% su mese e del 2,7% su anno, i beni di consumo dell’1,3% su mese e dell’1,8% su anno, mentre i beni strumentali restano sostanzialmente stabili (-0,2% su anno). Il dato più pesante arriva, di nuovo, dal settore auto, che registra un crollo produttivo del 18,1% rispetto a un anno fa, confermandosi il peso principale del sistema industriale italiano, dopo oltre due anni di difficoltà. Male anche la farmaceutica (-5,2% annuo) e la produzione chimica (-4%) impensieriscono. Uniche eccezioni, metallurgia ed elettronica che limitano le perdite, ma l’industria resta in affanno. “Rassicurante” il dato del principale mercato di sbocco italiano, la Germania, dove la produzione industriale a maggio ha battuto le attese (+1,2% su mese, +1% su anno).
PIL in moderata crescita, ma pesa l’incertezza internazionale
E guardando all’andamento dell’economia italiana a maggio e giugno? L’Istat segnala che le tensioni geopolitiche in Medio Oriente e l’instabilità delle politiche commerciali americane sui dazi aumentano l’incertezza globale, frenando la domanda mondiale, ancora negativa nonostante un lieve recupero. In questo scenario l’Italia è un Paese con un Pil in crescita moderata, (0,3%) sostenuto dalla domanda interna, ma con un’industria che fatica. In questo contesto, le imprese italiane mostrano segnali di fiducia, in crescita per il secondo mese consecutivo a giugno, in controtendenza rispetto ai consumatori che tornano a mostrare cautela. I consumi delle famiglie nel primo trimestre sono saliti dell’1,2%, il reddito disponibile dell’1,8% e il potere d’acquisto dello 0,9%, ma le vendite al dettaglio restano deboli, con un calo dello 0,5% in volume a maggio. L’inflazione si mantiene stabile all’1,7% a giugno, ma accelera il carrello della spesa (+3,1%), mentre i prezzi energetici sono in calo. Sul fronte del lavoro, a maggio gli occupati sono cresciuti di 75 mila unità rispetto ad aprile, ma la disoccupazione giovanile risale al 21,6%.