Italia, la grande paura: perché con la Norvegia è già decisiva, i dubbi di Spalletti
- Postato il 5 giugno 2025
- Di Virgilio.it
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Sì, sembra un paradosso. Eppure l’esordio dell’Italia nel percorso che porta ai Mondiali del 2026 è già decisivo ai fini della qualificazione. A Oslo, nella partita più insidiosa delle otto che giocheranno gli azzurri, Spalletti si gioca la possibilità di mettere la freccia sulla Norvegia – già a quota 6 punti – negli scontri diretti. In caso di passo falso, tornerebbe a materializzarsi l’incubo playoff.
- Italia, perché la Norvegia fa paura
- La sfida con Haaland è già decisiva
- Come potrebbe giocare l'Italia: i dubbi del ct
Italia, perché la Norvegia fa paura
Quanti rimpianti. Se l’Italia avesse battuto la Germania in Nations League, avrebbe avuto la strada spianata verso i Mondiali. Invece, la Nazionale si è ancora una volta complicata la vita finendo nel Gruppo I con Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia. Si parte subito con la trasferta di Oslo. Decisiva. L’appuntamento è fissato per domani, venerdì 6 giugno (ore 20:45). Gli scandinavi guidati da Stale Solbakken, che hanno anche centrato la promozione nella Lega A della Nations, fanno paura per un’infinità di ragioni.
A differenza degli azzurri, i Leoni hanno già disputato due incontri, vinti con una facilità disarmante: 5-0 alla Moldova e 4-2 a Israele. Nove gol fatti, due subiti e un +7 come differenza reti che suona come un campanello d’allarme per la banda Spalletti. Poi ci sono loro tre, le stelle. Haaland, 31 gol stagionali nonostante l’annata negativa del Manchester City; Sorloth, 24 sigilli con l’Atletico Madrid, e il capitano Odegaard, leader e trascinatore dell’Arsenal.
La sfida con Haaland è già decisiva
Le paure azzurre sono acuite dall’emergenza difesa. I forfait di Buongiorno, Calafiori e Gabbia, il caso Acerbi, che ha rifiutato la convocazione in un momento storico cruciale per la Nazionale, e le non perfette condizioni fisiche di Di Lorenzo costringono il ct ai salti mortali per schierare un pacchetto arretrato solido e affidabile contro i ‘mostri’ norvegesi. Ad alimentare la tensione anche il clima da dentro o fuori che aleggia sul match.
Può risultare un esordio già decisivo? Suona strano, ma è proprio così. Dando per scontato l’esito delle gare contro Israele, Estonia e Moldavia, il doppio confronto con la Norvegia che apre e chiude le qualificazioni Mondiali diventa crocevia delle speranze italiane. E, per ovvi motivi, la partita di Oslo è lo scoglio più arduo da affrontare. Vincere consentirebbe agli azzurri di ottenere un vantaggio da sfruttare nei successivi incontri per balzare in vetta (solo la prima ottiene il pass diretto per gli Stati Uniti). In caso di pareggio, bisognerebbe fare il possibile per arrivare ad avere una differenza reti importante in vista dello scontro diretto del 16 novembre. In caso di ko, tornerebbe l’incubo dei playoff, che ci sono costati già due Mondiali.
Come potrebbe giocare l’Italia: i dubbi del ct
Perso anche Locatelli, Spalletti deve fare i conti pure con le condizioni fisiche e morali del gruppo Inter, reduce dalla drammatica finale di Champions. Nel 3-5-1-1 del ct di Certaldo ci sarà tra i pali capitan Donnarumma, che sta vivendo il momento più alto della sua carriera, quindi batteria difensiva che potrebbe essere composta da Di Lorenzo, Gatti e Bastoni.
Sulle corsie laterali spazio a Cambiaso e Udogie, favorito di Dimarco. In mediana toccherà, invece, a Barella, Ricci e Tonali. Raspadori, decisivo nel finale di stagione per lo scudetto conquistato dal Napoli, avrà il compito di supportare Kean o Retegui. Già, l’attaccante della Fiorentina insidia il re dei bomber dell’ultimo campionato.
Gruppo I, la classifica:
- Norvegia 6
- Estonia 3
- Israele 3
- Italia 0
- Moldavia 0