Italia, le avversarie dei playoff per il Mondiale: Bradley diamante dell'Irlanda del Nord, possibile finale contro Dzeko

  • Postato il 20 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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L’Italia conosce il suo destino. Alla semifinale dei playoff per la qualificazione al Mondiale del 2026 incontrerà l’Irlanda del Nord, mentre in finale se la vedrà contro la vincente della semifinale tra Galles e Bosnia Erzegovina. Italia che giocherà la semifinale o a Cardiff o a Sarajevo. Questi i risultati dall’urna di Zurigo alla presenza di Buffon e Gattuso, con Materazzi come addetto all’estrazione delle nazionali. Dopo le due passate edizioni, con le eliminazioni contro Svezia e Macedonia del Nord, è impossibile sottovalutare qualsiasi avversario, perché, a questo punto, chiunque potrebbe rappresentare un serio pericolo. Per l’Italia, che manca dalla fase finale di un Mondiale dal 2014, la qualificazione pesa come un macigno, sia per ragioni sportive che politiche. Conosciamo meglio le avversarie dell’Italia.

Bradley e quel precedente storico: ecco perché l’Irlanda del Nord può fare paura

L’Irlanda del Nord, nonostante appena tre vittorie nel girone di qualificazione, arriva ai playoff, grazie alla vittoria del Gruppo 3 della Lega C nella Nations League. Ha chiuso il suo girone con 9 punti alle spalle di Germania e Slovacchia, mai in corsa per i primi due posti. L’Irlanda del Nord manca dalla fase finale di un Mondiale dal 1986. Rimanendo nella storia, nonostante ora sia purtroppo la normalità, l’Irlanda del Nord è stata la prima nazionale a eliminare l’Italia da un playoff di qualificazione al Mondiale nel 1958. Dopo il ritorno agli Europei nel 2016, la nazionale nordirlandese vuole provare a regalare una nuova gioia ai tifosi.

La punta di diamante della squadra è certamente Conor Bradley. Il terzino destro è stato eletto come erede di Alexander-Arnold a Liverpool. Nonostante il periodo tutt’altro che ottimale per i Reds, il nordirlandese sta facendo innamorare i tifosi, specialmente dopo la prestazione eccezionale contro Mbappé nella partita di Champions ad Anfield contro il Real. In nazionale, neanche a dirlo, è trattato da dio: da tempi immemori si ricorda un nordirlandese così importante in Premier League.

Italia, nella possibile finale un Galles in ricostruzione

Nonostante venga da un 7-1 contro la Macedonia del Nord nell’ultima partita decisiva del girone di qualificazione, il Galles è senza dubbio la formazione della seconda fascia, sulla carta, più agile da affrontare. I vari Bale e Ramsey non sono più i trascinatori della selezione che sta avendo qualche problema nel sostituirli a dovere. Sono arrivati secondi nel girone di qualificazione, alle spalle del Belgio e davanti a Macedonia del Nord, Kazakistan e Liechtstein. Nonostante le difficoltà, dopo 64 anni, sono tornati al Mondiale partendo proprio dalla stessa situazione di quest’anno: secondi alle spalle del Belgio, poi vittoria in semifinale contro l’Austria e in finale contro l’Ucraina. Un ottimo risultato al quale però non è stata data continuità dato che nel 2024 non sono riusciti a qualificarsi all’Europeo.

Non c’è più Bale, ma il Galles ha diversi giocatori che possono rappresentare una minaccia. Su tutti, Harry Wilson, capocannoniere della nazionale nei gironi di qualificazione con 5 gol. Cresciuto nel vivaio del Liverpool, il centrocampista classe ’97 oggi gioca in Premier League nel Fulham. Buon minutaggio per li finora nella formazione di Marco Silva che naviga a metà classifica. Un occhio di riguardo anche per Joe Rodon, uno dei migliori prospetti del panorama gallese. Dopo un periodo al Tottenham, il difensore dal 2023 gioca al Leeds, con il quale ha conquistato la promozione da protagonista e ora è titolare in Premier League. Due gol per lui nelle qualificazioni con il Galles.

Bosnia, occhio Italia: il pericolo è Dzeko

Nonostante la giovane età, affiliata alla Fifa solamente dal ’95, la Bosnia si è affermata nel tempo come un pericolo concreto per le altre. Nel 2014 la prima partecipazione a un Mondiale, mentre ancora deve centrare la qualificazione all’Europeo. La squadra guidata dal ct Barbarez ha chiuso il girone di qualificazione al secondo posto alle spalle dell’Austria e davanti alla Romania. I bosniaci sono reduci dall’ultimo posto nel gruppo 3 della Lega A della Nations League, dunque nella prossima edizione saranno retrocessi alla Lega B.

L’età avanza, il periodo alla Fiorentina è pessimo, ma il pericolo maggiore della Bosnia rimane Edin Dzeko. In patria è un eroe e con la nazionale si galvanizza sempre. Cinque gol per lui nel girone di qualificazione e ancora un ruolo centrale nelle tattiche della Bosnia. Un’altra conoscenza della Serie A in difesa, dove capeggia Sead Kolasinac. Dopo la rottura del crociato, sta tornando a essere convocato, anche se il ritorno effettivo in campo è stato rimandato per il momento, ma per i playoff di marzo dovrebbe essere a disposizione. Sempre in difesa, l’astro anscente è Muharemovic, che sta brillando nel Sassuolo di Fabio Grosso.

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