Italia sui pedali –3O illustrazioni in Mostra ad Amburgo
- Postato il 5 maggio 2025
- Mostre
- Di Paese Italia Press
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Photo cover Riccardo Guasco
Fino al 6 giugno, presso l’Istituto italiano di cultura di Amburgo, è aperta una mostra di tre artisti italiani dell’illustrazione: Riccardo Guasco, Sergio Ponchione e Simone Ferrarini.
Ciascuno, seguendo la propria morfologia illustrativa, conduce alla esplorazione di un mondo ‘verde’, oggi lo potremmo definire così, con una mostra dedicata alla bicicletta e al mito che nella cultura popolare si è costruito grazie ai primi Giri a Tappe, e quindi Giro d’Italia e Tour de France, a partire dai primi anni del novecento per consolidarsi nei successivi decenni grazie ai grandi nomi di ciclisti che ancora aleggiano su quei tornanti in salita tra cumuli di neve ammonticchiati ai lati della strada oppure giù per strade che tagliano campagne e paesaggi mozzafiato sotto un sole accecante e un caldo cocente. L’epopea del Giro d’Italia divenne leggendaria grazie al coraggio, la tenacia e la competitività di ciclisti mai dimenticati.
La mostra per illustrazioni
E come ce li immaginiamo i corridori che swingano da un piede all’altro in una danza con la loro bicicletta mentre guadagnano secondi e centesimi di secondi sui compagni che pedalano in gruppo nella scia aperta da quello davanti? Esattamente così: sorridenti ed eroici, sguardo dritto davanti a sé in piedi come eroici combattenti! Oppure chiusi a uovo in forma aerodinamica, sudati, arrabbiati, esausti ma senza alcuna intenzione di mollare, a gruppi di tre, quattro o più oppure lanciati in solitaria in un serratissimo sprint decisivo per la vittoria. Ed eccoli che arrivano… e non si tratta più “di sport, ma di esistenza umana, dell’attesa dell’uomo qualunque che da dietro la curva aspetta che spunti un sogno in forma di ciclista”, (da ‘Bartali’, di Conte/Jannacci).
Ed è così che i corridori sono stati ripresi nei manifesti illustrati dai tre artisti in mostra.
L’esposizione fa parte di un progetto che sottolinea e amplifica l’interesse attuale, se non l’esigenza, verso forme di trasporto più favorevoli all’ambiente che la bicicletta pure rappresenta oltre al piacere dell’utilizzo in sé.
Dalla cultura popolare dei primi tempi alla cultura dei nostri tempi il cammino è segnato dalla narrazione lungo le illustrazioni che dichiarano quanto la bicicletta sia ancora e più che mai di interesse rilevante.
Gli artisti in mostra
Vengono esibiti: 15 manifesti di Riccarco Guasco che celebrano corse italiane storiche; 10 ritratti originali di ciclisti italiani tra i più iconici realizzati da Sergio Ponchione; 15 disegni delle salite ritenute tra le più importanti dall’immaginario collettivo italiano insieme a piccole installazioni grafiche di Simone Ferrarini.
Viene presentato anche un libro di infografiche sulle biciclette e il ciclismo, Das Fahrradbuch, dell’illustratrice Lana Bragin, della casa editrice Marmota Maps, pubblicato nel 2024 anche in lingua italiana con il titolo “Il grande libro della bicicletta. Numeri, itinerari, sport e curiosità in oltre 1000 infografiche, mappe e illustrazioni”, edito da Slow Food, edizioni Slowbook.


Nelle 300 pagine e oltre che compongono la pubblicazione sono presenti più di 1000 illustrazioni, grafici e mappe sulla storia, i progressi tecnici, il corpo e l’allenamento, sport e gare ciclistiche, vacanze in bicicletta, mobilità, economia e cultura ciclistica. Ma il libro non è solo sul ciclismo come sport o sulla bicicletta bensì anche come attuale mezzo di trasporto e di esplorazione del territorio lungo vari percorsi per gli amanti del cicloturismo.

Breve profilo degli artisti
Riccardo Guasco, èin mostra con 15 affiche (è chiaro il rimando a cubismo e futurismo) che sono il tramite meccanico prediletto dall’artista per fondere non solo colori e forme ma anche poesia e ironia con il risultato voluto di aggiungere calore e allegria ai suoi lavori quasi a voler risvegliare, rianimare, così sembra, le stesse atmosfere delle corse e il tifo degli estimatori di questo sport. Ma non solo sport viene rappresentato nei manifesti di Guasco, anche energia sostenibile e difesa dell’ambiente (ha collaborato, tra gli altri, con FAO, Greenpeace, Emergency). Ha partecipato, come illustratore, a campagne pubblicitarie con libri, riviste, biciclette. Tra le testate e le case editrici di primo piano sono New Yorker, Los Angeles Magazine, Gazzetta dello Sport oltre alle collaborazioni con Eni, Mondadori, Ferrari, Longines, Rai, Poste Italiane, Architectural Digest. Tra i premi: Annual Award 2017 e 2020, Society of Illustrators New York 58th. Vive e lavora ad Alessandria, sua città d’origine.

Sergio Ponchione, anche lui piemontese, nato ad Asti nel 1975,è autore di fumetti oltre che illustratore. Il suo debutto artistico è datato 1990, noto a livello internazionale in Francia, Stati Uniti, Argentina. Moltissimi i lavori anche per la pubblicità, tra le sue opere si segnalano Grotesque, Impronte Maltesi, DKW – Ditko Kirby Wood e Memorabilia. Sua è la storica copertina di Linus, celebrativa del cinquantennale. Nel nuovo spazio culturale ‘FuoriLuogo’ della Scuola di Fumetto di Asti, dove insegna dal 2005, è la sua esposizione permanente dal 2017. Al momento lavora su Mercurio Loi, nuova serie della Bonelli Editori.

Simone Ferrarini, è nato a Reggio Emilia, dove vive e lavora. Per il Resto del Carlino è illustratore dal 1992, nel 2010 fonda il Collettivo ‘Fx’ e nello spazio pubblico lavora su murales e installazioni che sono per lui la superficie perfetta per raccontare storie, che altrimenti nessuno conoscerebbe, integrandole grazie alla sua espressione narrativo/artistica al contesto ambientale. Il viaggio in bicicletta e l’immaginario che al viaggio è strettamente collegato sono i protagonisti dei suoi progetti da oltre dieci anni.
Tra i suoi progetti: da San Martino di Reggio Emilia a San Martino di Campobasso (pedalata attraverso l’Italia con diffusione di poster; Mo-Ma Tour, da Modena a Matera attraverso gli Appennini (pedalata e realizzazione di una serie di murales); Torno Subito, attraverso la Sicilia (pedalata e realizzazione di murales); Usa la Bici, da Torino a Roma (pedalata in cargobike con realizzazione di murales). Oltre che in molte località italiane, sue opere si possono trovare anche a Almaty, Basilea, Dresda, El-Tuwani, La Muncha, Linz, Madrid, Magdeburgo, Montreuil, Mostar, Offenbach, Tunisi.
(Antonietta Saracino)
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