Italiani (più) ricchi o (più) poveri? Schlein fa la Mamdani e non ha dubbi ma Silvia Salis la terrorizza

  • Postato il 7 novembre 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Noi italiani siamo più ricchi o più poveri? L’interrogativo è di norma quando ci si accapiglia sulla manovra finanziaria.

Destra e sinistra partecipano al solito balletto. Bianco o nero, il grigio non c’è più.

“Beato chi ha i soldi”, scrivono i sostenitori dell’opposizione. Hanno dalla loro Istat e Bankitalia che, più o meno, sono del loro stesso avviso. “Al ceto medio solo briciole”, insiste chi è contro.

Il ministro Giancarlo  Giorgetti prima si difende, poi attacca. Non è stato fatto nessun favore a chi ha più soldi e sciorina le cifre. Di più al ceto medio, ai più fragili, tagli di 14 miliardi per l’Irpef, aliquote abbassate, più fondi alla sanità.

“Bugie, soltanto bugie”, si replica a sinistra.” La verità è che i poveri rimangono poveri e che milioni di famiglie non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese.

Gli italiani sognano Mamdami

Italiani (più) ricchi o (più) poveri? Schlein fa la Mamdani e non ha dubbi ma Silvia Salis la terrorizza , nella foto Il neosindaco di New York con la moglie e i genitori
Italiani (più) ricchi o (più) poveri? Schlein fa la Mamdani e non ha dubbi ma Silvia Salis la terrorizza – Blitzquotidiano.it (nella foto Ansa il neosindaco di New York con la moglie e i genitori) –

Siamo alle solite con la minoranza che attacca a spron battuto andando alla ricerca di qualsiasi appiglio. Ora piace molto il ritornello del sindaco di New York, Zhoran Mamdani, il quale dinanzi alla folla che lo applaudiva, ha fatto promesse da capogiro, tutte in favore delle classi meno abbienti.

La sinistra si poteva fare sfuggire una simile occasione? Sarebbe assurdo pensarlo. Così Elly Schlein, lancia in resta, si scaglia contro chi non la pensa come lei ed una parte del partito democratico. Indovinate con quale ritornello di moda? Manco a dirlo: la patrimoniale, una tassa che fa impazzire di gioia l’opposizione solo se la si pronuncia.

La mania prende lo spunto dalle parole di Mamdani e va avanti a testuggine. I miliardi inseriti nella manovra (per un numero non proprio risibile di contribuenti) non conta nulla dinanzi alle ristrettezze di cui soffre la gente da nord a sud senza distinzione di sorta.

È ovvio che nell’occhio del ciclone finisce naturalmente Giorgia Meloni. Ogni scusa è buona per attaccarla e provare a metterla a disagio. Viene presa di mira pure l’abitazione in cui vive. “La denuncia come un villino e non una villa di lusso qual è” dicono . Ne consegue che froda il fisco. L’agenzia delle entrate fa i riscontri che servono e dà ragione alla premier. “Poteva essere diversamente?”, ritiene qualcuno con ironia.

Elly Schlein scatenata

Elly Schlein è scatenata: si sente forte perchè gli americani di New York hanno dato la maggioranza assoluta ad un uomo che ha le sue stesse opinioni. Così, nascono i sogni: se davvero trovassimo tanti personaggi come lui, la destra potrebbe alzare bandiera bianca. Illusioni, ma tanto vale inseguirle.

Se la segretaria è così onnipresente con dichiarazioni a raffica una ragione forse c’è: non si fida degli avversari, ma soprattutto di quelli che dovrebbero essere i suoi alleati, come ad esempio Giuseppe Conte.

Anche nel Pd sono parecchi a volerla far fuori per quell’acceso sinistrismo che difende a spada tratta. Pure se non lo dice apertamente, anzi verso di lei pronuncia solo parole di elogio, Elly teme in particolare una concorrente di cui sono innamorati non solo i riformisti dei dem, ma anche quegli esponenti più moderati  del Pd che non vedono di buon occhio la “rivoluzione” dei seguaci di via del Nazareno.

Chi sale velocemente in cattedra è Silvia Salis, da pochi mesi diventata sindaco di Genova. È una donna che si fa apprezzare per il suo equilibro, ma anche per la sua rigidità. La conoscono bene i dirigenti del Coni dove lei ha lavorato per anni come braccio destro del presidente Giovanni Malagò. Proprio perchè l’hanno frequentata sanno che non scherza quando si tratta di tagliare un traguardo.

Quale, di grazia? Quello di accomodarsi su quella poltrona su cui siede oggi la Schlein. Si sente forte come donna e alle donne si rivolge con un appello affermando che in politica debbono avere molto più spazio. All’incontro partecipa pure Elly la quale si è resa conto che in futuro potrebbe averla come “avversaria” nella lotta per la segreteria del Pd.

Mentre si discute in termini economici c’è chi non pensa ad altro che ad organizzare scioperi e proteste per far sentire la propria voce. Se le città, Roma in particolare, vengono bloccate, pazienza: è in nome della democrazia e dell’uguaglianza che si debbono fare certi sacrifici.

Prima i Pro Pal, oggi la manovra: i sindacati di base non vogliono essere secondi alla Cgil di Maurizio Landini e alla loro prossima marcia contro Israele e il suo sterminio invitano niente po’ po’ di meno che la notissima Francesca Albanese, la quale, democraticamente, durante un programma televisivo, si alza e se ne va solo perché qualcuno degli ospiti si è permesso di fare il nome di Liliana Segre che di genocidi veri se ne intende, eccome se se ne intende.

Fra tante notizie che non portano l’insperata tranquillità, ne scriviamo una che dovrebbe e deve rendere felici i super anziani (compreso il sottoscritto). L’Istat ha reso noto che l’Italia è il paese più longevo al mondo. Nell’ultimo decennio, le persone centenarie e forse più sono aumentate con forti percentuali

Insomma, la parola fine si allontana e in massima parte lo dobbiamo al sistema sanitario nazionale che troppo spesso viene accusato di colpe che non ha.

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Autore
Blitz

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