Jannik Sinner batte ancora gli odiatori
- Postato il 27 ottobre 2025
- Sport
- Di Libero Quotidiano
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Jannik Sinner batte ancora gli odiatori
Nella finale dell’Atp 500 di Vienna, oltre la rete, non c’era soltanto Sasha Zverev a contendere la coppa di uno dei tornei più ambiti dell’autunno tennistico. Un appuntamento gradito parecchio da Sinner che qui ha vinto due anni fa e, ieri, si è ripetuto piegando in tre set (3-6, 6-3, 7-5 il punteggio dopo due e mezzo di dura battaglia) il pivot tedesco che ormai non riesce più a vincere neppure una partita di rubamazzo. Dicevamo che dall’altra parte della rete c’erano anche tutti gli invidiosi, i nuovi nemici di Jannik che non gli perdonano nulla, né la residenza a Montecarlo o i 100 milioni di euro del suo patrimonio, e neppure la bellissima fidanzata danese, la modella Laila Hasanovic: figuriamoci il successo. I leoni da tastiera sono stati zittiti in una domenica non qualunque, segnata dal 22esimo trionfo del fuoriclasse di Sesto Pusteria che se ne fa un baffo di certe malignità. Come quella di Swg, che ha partorito un sondaggio per La Gazzetta dello Sport che ha il solo intento di rompere le scatole a Jannik: domandare a 800 italiani a caso se ha fatto bene o male a rinunciare alla Davis non è un buon modo per affrontare il tema, anche perché se l’avessero chiesto a 800 veri appassionati di tennis avrebbero tutti risposto “sì”.
Però di tennis dobbiamo parlare e i nuovi nemici del numero 2 del mondo - quelli vecchi sono tutti coloro che gettarono sospetti sull’affaire-Costebol, Kyrgios in testa - devono farsi da parte, permettendoci di esaltare questo grande tennista che non ha giocato la sua finale più semplice contro Zverev ma, alla fine, ha avuto la meglio mentre un crampetto alla coscia sinistra gli stava facendo temere il peggio. Con questo successo, il quarto del 2025 dopo i trionfi negli slam, in Australia e a Wimbledon, e il China Open di Pechino, si è portato a 840 punti da Carlitos Alcaraz nel ranking Atp. Nel primo set il tedescone ha bombardato di ace e lungolinea vincenti un Jannik che è stato brekkato nel quarto game e, non riuscendo ad alzare la percentuale di prime palle oltre il 58%, si è arreso dando anche una brutta impressione. Ma, come spesso accade, Jannik si è confermato un gatto dalle sette vite e, nel secondo set, ha cominciato a servire con l’80% di prime palle, strappando la battuta subito al secondo game e involandosi senza sbagliare quasi più nulla (alla fine saranno 46 i suoi vincenti contro i 28 di Zverev, 21 gli errori non forzati contro i 34 del tedesco). Nel terzo set, un problemino alla coscia sinistra ha fatto tremare papà Hanspeter e mamma Seglinde, ma sul 5-5 il tedesco ha avuto per l’ennesima volta la paura di vincere, si è fatto scippare il servizio e ha ceduto, come nella finale di Melbourne 2025, il trionfo a Sinner, finendo in lacrimucce.
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«Il primo set è stato complicato, ho provato però a rimanere lì mentalmente e la chiave è stata servire bene, risparmiare energie in battuta. Grazie anche a tutti quelli che hanno fatto il tifo da casa», ha detto Jannik lisciando l’orrida coppa del trionfo viennese, quasi un messaggio indiretto ai suoi nuovi nemici che avranno schiumato rabbia per l’ennesimo successo di questo fenomeno. «Questo è un torneo speciale e averlo vinto davanti alla mia famiglia e alla mia fidanzata è bello», ha aggiunto. Oggi prende il via il 1000 Atp di Parigi Defense: Sinner debutterà nel secondo turno contro il vincente fra Bergs e Michelsen, come Musetti che sfiderà chi passa fra Sonego e un qualificato. Alla Defense torna in campo Alcaraz nel secondo turno contro Norrie o Baeze mentre oggi Darderi sfida nel primo turno il francese Cazaux, e Flavio Cobolli il ceco Machac.
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