Jannik Sinner, la vacanza con Laila Hasanovic: così si ricarica il campione
- Postato il 16 luglio 2025
- Di Panorama
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Dopo aver scritto la storia nel tempio del tennis, diventando il primo italiano di sempre a trionfare a Wimbledon nel singolare maschile, Jannik Sinner si gode ora un meritato riposo. Il campione azzurro – fresco anche del ballo con Iga Swiatek, vincitrice del torneo femminile – è tornato in Italia a bordo di un volo privato. All’aeroporto di Milano Linate ha salutato i genitori, mentre il manager Alex Vittur e il fratello Mark sono stati lasciati a Bolzano. Poi, è ripartito. Destinazione ignota.
Sinner ha ora una settimana di pausa prima di volare a Toronto, dove dal 27 luglio lo attende il Masters 1000 canadese. Ma nel frattempo, tutti si chiedono: dove si trova il numero uno del mondo, vincitore di quattro Slam? Secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essersi concesso una fuga romantica con Laila Hasanovic, modella danese di origini bosniache, 24 anni.
La presunta relazione tra i due non è mai stata ufficializzata dal tennista, ma gli indizi non mancano. Sinner e Laila condividono lo stesso social media manager, Alex Meliss, che cura la loro immagine online. E, curiosamente, ovunque vada Jannik per disputare i tornei più importanti, sembra esserci anche lei.
Una delle ipotesi è che il tennista sia rientrato nella sua residenza a Montecarlo. Un’altra, più romantica, lo vorrebbe in viaggio con la modella, che conta oltre 354mila follower su Instagram – cifra destinata a crescere. Laila, in passato legata a Mick Schumacher (figlio della leggenda della Formula 1, Michael), era stata avvistata tra il pubblico del Roland Garros lo scorso 8 giugno, durante la finale persa da Sinner in cinque set contro Carlos Alcaraz. E ancora: mentre l’azzurro era impegnato a Wimbledon – torneo che ha poi conquistato, sempre battendo lo spagnolo – anche lei si trovava a Londra.
Non è tutto. Qualche tempo fa, Sinner era stato fotografato a Copenaghen, ufficialmente per impegni lavorativi. Ma al suo fianco, anche in quell’occasione, c’era proprio Laila. Da lì, in molti hanno iniziato a chiedersi se tra i due ci sia qualcosa di più di una semplice conoscenza.
Nel frattempo, il gossip vola. Ufficialmente, Laila si trovava in Inghilterra per motivi professionali, insieme alle colleghe Therese Hellstrom – fondatrice della La Mode Agency – e Victoria Garber. Tuttavia, i suoi social sono fermi da poco più di 24 ore. Nell’ultimo video pubblicato, si vede una valigia aperta con diversi abiti al suo interno, accompagnata da una didascalia suggestiva: «Scegli la valigia e parti per un viaggio».
Ma se l’attenzione sul campo sentimentale cresce, fuori dal campo si accende la polemica.
Nel giorno del trionfo, infatti, non tutti hanno celebrato il successo dell’altoatesino con entusiasmo. Alcuni tabloid britannici, come The Sun e The Daily Telegraph, hanno tirato fuori la vecchia vicenda legata al clostebol, il caso di doping che aveva coinvolto Sinner mesi fa e che si era chiuso con una squalifica ridotta, senza dolo o volontarietà.
The Sun, tra i più pungenti, ha titolato: «Da Sinner a vincitore», giocando sul doppio significato del cognome (che in inglese significa “peccatore”), e sottolineando come il trionfo a Wimbledon sia arrivato «solo due mesi dopo la squalifica per doping». Il tabloid ha definito «avvincente» la finale contro Alcaraz, ma ha anche insinuato che sia «troppo presto» per accettare Sinner come dominatore del tennis mondiale.
Ancora più critico The Daily Telegraph, che ha commentato: «La vittoria di Sinner a Wimbledon è la vittoria dei nervi saldi, della resistenza e degli avvocati molto capaci». Secondo il quotidiano, il successo del tennista italiano sarebbe una “brillantezza con l’asterisco”, con riferimento al caso doping e alla sanzione scontata tra febbraio e maggio.
Il colpo basso ha trovato eco anche sui social, dove Nick Kyrgios – da sempre schietto e provocatore – ha lanciato nuove frecciate. Il sottotesto, neanche troppo velato, è che la ridotta entità della squalifica sia frutto di una strategia legale eccellente, ma poco trasparente.
Un attacco diretto, che riapre un caso ormai archiviato: Sinner era stato sospeso per contaminazione da clostebol, ma la vicenda si era conclusa rapidamente con una squalifica minima e senza alcuna intenzionalità. I risultati parlano per lui. Ma evidentemente, non bastano ancora a tutti.