Jeffrey Epstein, la Camera Usa voterà sulla pubblicazione dei documenti ancora secretati

  • Postato il 13 novembre 2025
  • Mondo
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Nonostante il pressing contrario della Casa Bianca, l’obiettivo è stato raggiunto. La petizione bipartisan per forzare la Camera a votare per la pubblicazione integrale di tutti i documenti ancora secretati relativi a Jeffrey Epstein in possesso del Dipartimento della Giustizia ha ottenuto le 218 firme necessarie. Lo ha annunciato il deputato democratico Ro Khanna che, insieme al collega repubblicano Thomas Massie, ha presentato l’’Epstein Files Transparency Act‘. “Mentre la nostra iniziativa si avvia al voto, ogni membro del Congresso dovrebbe chiedersi: ci schiereremo con le vittime o con i potenti? Dobbiamo batterci per la giustizia”, ha commentato Khanna.

Ieri il caso del finanziere pedofilo è tornato a coinvolgere Donald Trump, con la diffusione di alcune email da parte dei democratici della commissione vigilanza della Camera in cui Epstein scriveva: “Trump sapeva delle ragazze e “Virginia Giuffre ha passato ore a casa mia con lui”.

Determinante è stata la firma della neodeputata democratica dell’Arizona Adelita Grijalva, che ha siglato la petizione poco dopo il suo giuramento come nuovo membro del Congresso. Con lei hanno firmato tutti gli altri deputati democratici e quattro repubblicani: oltre a Massie lo hanno fatto Marjorie Taylor Greene, Lauren Boebert e Nancy Mace.

Dopo il voto lo speaker della Camera, Mike Johnson, ha annunciato che il disegno di legge approderà alla Camera la prossima settimana, anticipando i tempi previsti. In ogni caso il testo ha ancora molta strada da fare: anche se passasse alla Camera, la strada per diventare legge sarebbe in salita, poiché dovrebbe passare al Senato, controllato dai repubblicani, prima di arrivare sulla scrivania di Trump.

I media Usa, intanto, continuano a pubblicare materiale sull’ex finanziere pedofilo. Un mese prima che Trump incontrasse Vladimir Putin a Helsinki nel 2018, Epstein aveva provato a trasmettere un messaggio a un alto diplomatico russo, consigliandogli di parlare con lui se voleva capire il presidente americano. Lo riporta Politico citando un’email datata 24 giugno 2018 e indirizzata a Thorbjorn Jagland, l’ex premier norvegese che allora era a capo del Consiglio Ue. “Penso che potresti suggerire a Putin che Lavrov potrebbe ottenere informazioni parlando con me”, scrisse Epstein che, in altre email, indicò di aver parlato di Trump con Vitaly Churkin, l’ambasciatore russo all’Onu morto nel 2017.

L'articolo Jeffrey Epstein, la Camera Usa voterà sulla pubblicazione dei documenti ancora secretati proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti