Juve, Spalletti ha imparato come subentrare in corsa: i precedenti. E ha l’abbonamento al posto Champions
- Postato il 29 ottobre 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Subentrare a campionato in corso risollevando la classifica e un ambiente scoraggiato? Luciano Spalletti sa come si fa. O meglio: ha imparato a farlo nel corso della sua carriera da allenatore. Quella con la Juventus sarà la sua settima esperienza da subentrante. Empoli, Sampdoria, Venezia, Udinese, Ancona e Roma per un crescendo di prestazioni, media punti (da 1,11 ai 2,19 in giallorosso) e obiettivi raggiunti. Non solo: dal 2016 a oggi, quando allena una squadra in Serie A, Luciano Spalletti conquista sempre la qualificazione in Champions League. Ma andiamo con ordine.
La prima con l’Empoli, A Genova non bastano 21 punti
La prima volta da subentrante coincide con la prima in assoluto da allenatore. E le circostanze sono davvero particolari. Stagione 1993/94: Spalletti è ancora un giocatore dell’Empoli, ma a causa di un problema cronico al ginocchio – e ormai a fine carriera – non gioca praticamente mai. Così la società decide di affidargli la squadra nel momento più delicato: “Per gli spareggi per non andare in C2, aiutato da Claudio Selmi che era il preparatore atletico dell’epoca”, rivela Fabrizio Corsi – attuale presidente del club toscano – in una vecchia intervista. Risultato? “Preparò la squadra in maniera eccezionale e ci siamo salvati”. Spalletti allena per 8 gare, vince i playout contro l’Alessandria e l’Empoli rimane in C1. “Lui si aspettava di poter tenere la squadra, ma non aveva il patentino e come società non volevamo rischiare, così gli fu proposto di allenare il settore giovanile, gli Allievi e prendere il patentino. A quel punto, per la stagione 1995/96, gli abbiamo consegnato la squadra. È stata la svolta per lui e per l’Empoli”.
Quattro anni più tardi, la Sampdoria gli offre una doppia chance. Apre la stagione 1998/1999, poi viene esonerato. E alla 20esima giornata (fino alla fine del campionato) viene richiamato al posto del dimissionario David Platt. Rientrato con una situazione di classifica tragica, i 21 punti conquistati nelle ultime 15 partite non bastano per evitare la retrocessione in Serie B.
Due mesi a Venezia e una risicata salvezza a Udine
Spalletti vive una situazione simile anche a Venezia tra il 1999 e il 2000: il presidente Maurizio Zamparini lo esonera a ottobre, ma lo richiama a dicembre. In due mesi raccoglie la seconda media punti più bassa della sua carriera (1,11 seconda solo allo 0,91 nella prima esperienza a Udine). Decisiva la sconfitta per 5-0 contro la Roma: Spalletti lascia la squadra al penultimo posto. Il successore Francesco Oddo non riuscirà a fare meglio.
C’è poi il primo approccio con l’Udinese. Nella stagione 2000/01 Spalletti subentra nel mese di marzo al posto di Luigi De Canio. Con l’allenatore toscano i bianconeri si salvano alla penultima giornata di campionato grazie alla vittoria a Bergamo per 0-1.
L’Ancona in B e la storia con lo Zenit
Nel dicembre 2001, Spalletti “scende” in Serie B per risollevare la stagione dell’Ancona. Dopo un girone d’andata negativo con Fabio Brini, la società sceglie l’allenatore toscano per evitare la retrocessione. Spalletti chiude il girone di ritorno all’ottavo posto. Non si tratta di un arrivo “in corsa”, ma quella con lo Zenit è un’esperienza che non può non essere menzionata. Alla prima (e unica) avventura all’estero, infatti, Spalletti diventa subito campione di Russia nel 2010 migliorando nettamente l’andamento del suo predecessore (arrivato terzo). Si ripeterà due anni più tardi.
Il ritorno a Roma
Subentrato a Rudi Garcia nel gennaio 2016, Spalletti vive una delle stagioni migliori della sua carriera per media punti conquistati (2,19). In cinque mesi i giallorossi cambiano faccia passando dal quinto al terzo posto: la squadra termina la stagione con 80 punti (46 dal suo arrivo) e a soli due di distanza dal Napoli secondo. Qualificata ai preliminari di Champions League, l’anno successivo Spalletti fa ancora meglio: 87 punti e secondo posto finale.
Con Spalletti il posto Champions è assicurato
Dopo Roma-bis, Spalletti si è ripetuto anche con Inter (stagione 2017/2018) e Napoli (stagione 2021/2022). Grazie a lui, infatti, i nerazzurri arrivano quarti in campionato – a quota 72 punti – e tornano in Champions League 6 anni dopo l’ultima volta. Con gli azzurri è un crescendo di risultati ed emozioni: al suo primo anno, il Napoli arriva terzo e torna in UCL dopo la mancata qualificazione nell’anno precedente di Gattuso. Poi, 365 giorni più tardi, arriva la gioia del primo scudetto. Il terzo nella storia del club. Insomma, con il passare degli anni Spalletti ha dimostrato di saper mettere una pezza ovunque. Sarà così anche con i bianconeri?
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